Anna Karenina del Balletto di Milano chiude la Stagione Danza del Teatro Municipale di Piacenza domenica 8 aprile

Un’ incursione nell’amatissima letteratura russa per l’appuntamento conclusivo della Stagione Danza 2018 della Fondazione Teatri di Piacenza. Liberamente ispirato al celeberrimo romanzo di Lev Tolstoj, Anna Karenina arriva domenica 8 aprile alle ore 16 sul palcoscenico del Teatro Municipale con il Balletto di Milano. Sulle musiche di Pëtr Ilič Čaikovskij – presenza costante del cartellone di questa Stagione – il sofisticato ed elegante balletto ripercorre in due atti una delle maggiori storie di ogni tempo, con le coreografie dell’estone Teet Kask che ama accostare all’estetica classica in punta espressioni moderne, e la raffinatezza delle scene di Marco Pesta con elementi stilizzati della tradizione russa e proiezioni di disegni originali per creare le varie ambientazioni.

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Già presentato su importanti palcoscenici e, dopo Piacenza, atteso anche a Tallinn per le celebrazioni dei 100 anni dell’indipendenza dell’Estonia per poi proseguire a Helsinki, la fortunata produzione è incentrata sul personaggio di Anna. Nonostante siano decine gli adattamenti di Anna Karenina per il cinema, la televisione, il teatro e il balletto, il coreografo si concentra su aspetti spesso trascuratidella figura di Anna per restituire un affresco della vicenda assolutamente personale: “L’intento non è quello di ricreare il romanzo di Tolstoi sulla scena – spiega Teet Kask – Tolstoi è un genio della letteratura, ma attraverso la danza vorrei esprimere ciò che Tolstoi scrive tra le righe. Il mio focus è su Anna, come carattere, la quale entra in conflitto con le sue necessità di donna e le aspettative della società di cui non tollera l’ignoranza. Una donna che sceglie consapevolmente di ribellarsi alle convenzioni e all’ipocrisia della società, per vivere fino in fondo la sua passione”.

Nel processo creativo molta attenzione è stata riservata all’approfondimento interiore dei personaggi, perfettamente reso dai danzatori dell’ensemble che coniugano mirabilmente sicurezza tecnica e interpretativa. Su tutti Alessia Campidori che nel title-rôle restituisce un perfetto ritratto dell’eroina letteraria. Non interpreta ma è Anna, dall’apparizione iniziale, quando si muove elegante ed affascinante tra la gente del suo mondo, fino allo smarrimento finale in cui, vittima di sé stessa e in preda alla disperazione, non troverà altra via d’uscita che il suicidio. Alessandro Torrielli, nei panni di Vronskij, coniuga all’interpretazione passionale una grande sicurezza tecnica. Il ruolo di Karenin creato per Alessandro Orlando ne sottolinea le spiccate qualità interpretative e conferma il danzatore tra i migliori del Balletto di Milano. Completano l’eccellente cast Giordana Roberto, Angelica Gismondo, Giulia Simontacchi e Marta Orsi rispettivamente nei ruoli di Kitty, Betsy Tverskaya, Lidija Ivanovna e la balia, Federico Mella nei panni di Yashkin e i solisti Lisa Bottet, Giulia Cella, Mirko Casilli, Germano Trovato, Federico Micello e Ivan Maimone.
Un’occasione per ammirare il Balletto di Milano, realtà sempre più apprezzata, tra le eccellenze della danza classica italiana.