Nuovi impianti, collegamenti, potabilizzatori: azioni straordinarie di Iren contro la siccità

Iren

Si è svolta oggi la conferenza stampa di aggiornamento sullo stato dell’emergenza siccità: “Prosegue lo stato di emergenza siccità sul territorio piacentino – afferma Giuseppe Sidoli, Sindaco di Vernasca e Coordinatore del Consiglio locale di Piacenza -. La situazione generale, al culmine dell’estate, persistendo la sostanziale assenza di precipitazioni, non presenta soluzioni di breve periodo, ragione per la quale è importante che tutti i cittadini mantengano un utilizzo responsabile dell’acqua potabile.

Radio Sound

Le risposte pervenute alle ordinanze emesse dai sindaci del territorio per il contenimento dei consumi hanno portato buoni risultati, che consentiranno di prolungare ancora di qualche tempo l’utilizzo delle risorse idriche locali.
Continua dunque l’incessante impegno del gestore, delle amministrazioni locali e dell’Agenzia per porre in essere azioni di emergenza a salvaguardia del servizio e attività di comunicazione e sensibilizzazione verso i cittadini, principali destinatari dei disagi ma anche soggetti in grado, con comportamenti e abitudini quotidiane, di contribuire ad una gestione efficiente della crisi.

“ATERSIR – Afferma Enrico Menozzi, responsabile dell’area Emilia ovest per l’Agenzia – ha preso atto della situazione straordinaria verificatasi. La condizione di scarsità della risorsa idrica, mai verificatasi in precedenza con questa portata, rende necessarie azioni programmatiche nel campo dell’approvvigionamento, per quanto di nostra competenza. La priorità, condivisa coi sindaci del territorio, sarà quella di porre in essere progetti che consentano ridurre le perdite e potenziare gli approvvigionamenti al fine garantire di migliorare la continuità della fornitura domestica”.

Eugenio Bertolini, Direttore Generale Ireti, prima di illustrare i dati tecnico-operativi relativi allo stato della fornitura nel territorio ha affermato: “il fatto che non abbiamo avuto problemi di fornitura in questi mesi non significa che la continuità del servizio non sia avvenuta con grandi sforzi, gestendo una vera e propria crisi che non si è ancora conclusa. Per questa ragione va mantenuto un trend stabile, o addirittura in calo, dei consumi della popolazione. Inoltre nelle aree di montagna in particolare, la presenza turistica ci spinge ad aumentare anche lo sforzo comunicativo di sensibilizzazione”.

“I dati di Ireti, che rappresentano una situazione sostanzialmente sotto controllo, non devono distogliere dalla consapevolezza che stiamo vivendo un’allerta da bollino rosso, che la crisi è ancora in corso e che occorre tenere duro – ha affermato Raffaele Veneziani, Sindaco di Rottofreno.

“Ogni comune deve fare la propria parte – ha aggiunto Anna Tanzi Sindaco di Sarmato – e ricavare, da questa esperienza drammatica, un insegnamento costruttivo che nel tempo ci consenta di attrezzarci ancora meglio ad affrontare le emergenze”.

 

Gli interventi di Iren

Il protrarsi della stagione siccitosa, che perdura da diversi mesi, ha determinato una situazione di emergenza nell’approvvigionamento idropotabile per la quale è quantomai necessario non sprecare l’acqua potabile e cercare di limitare i consumi. I dati dello scostamento tra le piogge registrate dal 1 Ottobre 2016 al 21 maggio 2017 e quelle medie relative agli anni dal 1991 al 2015 rendono esplicito che le aree del piacentino e del parmense sono in Emilia Romagna quelle caratterizzate dalla maggior intensità del fenomeno siccitoso. Queste aree presentano un deficit di pioggia in gran parte superiore al -40% con vaste aree oltre al -50% / -60% di quelle climaticamente attese nel periodo considerato.

Gli appelli rivolti alla popolazione di limitare l’utilizzo dell’acqua dell’acquedotto per l’irrigazione e annaffiatura di orti, giardini, prati e campi sportivi, per il lavaggio delle aree cortilizie e dei piazzali, e per il lavaggio dei veicoli e dirispettare le ordinanze di limitazione dell’utilizzo dell’acqua emanate dalle Autorità competenti non sono caduti nel vuoto. Il grande senso civico ed il senso di responsabilità della popolazione ha permesso di limitare i consumi idropotabili in modo sensibile: le punte di consumo registrate l’estate scorsa, soprattutto in Val d’Arda, sono in netto calo. Ad esempio a Fiorenzuola si è passati da un consumo di 90 l/s a 65-70l/s. Ciononostante, la situazione richiede ancora impegno ed attenzione.

Oltre alle ordinanze Sindacali emanate dai vari Comuni, ai comunicati stampa, agli articoli ed alle pagine speciali sui giornali e servizi televisivi IREN inizierà nelle prossime ore una ulteriore campagna di comunicazione attraverso l’affissione e distribuzione di manifesti e locandine sul risparmio idrico.

 

La situazione: Mignano e Val d’Arda

Sono state emesse Ordinanze sul risparmio idrico su tutti i comuni della zona con opportune fasce orarie. Era poi necessario interrompere l’utilizzo dell’acqua per uso irriguo ed il 14 giugno ne è stato interrotto il prelievo. Successivamente è stato necessario ridurre da 100 a 75 litri al secondo il prelievo dell’acqua dalla diga di Mignano, riduzione che è in atto dal 19 giugno scorso.

Le azioni a breve termine (20 giugno – 15 luglio) hanno comportato una ulteriore limitazione (graduale) dell’acqua immessa nella rete da 75 l/s a 70 l/s. Sono stati attivati progetti straordinari di ricerca perdite su Lugagnano/Carpaneto (4 perdite rilevate) e su Castell’Arquato (7 perdite rilevate). Fiorenzuola è ora servita solo dai suoi pozzi, per alleggerire i prelievi. E’ stata avviata inoltre una pervasiva attività di monitoraggio e sorveglianza per assicurare il rispetto delle ordinanze.

Le azioni a medio termine (dal 15 Luglio al 15 Agosto) si stanno sostanziando nel pompaggio dell’acqua da Fiorenzuola verso Ca Galvani (8 l/s); nel distacco della rete di ALSENO che può disporre di risorse proprie; nel recupero delle portate delle sorgenti di VERNASCA (Sorgenti Sette Sorelle) e in nuove ottimizzazioni di controlavaggi e degli scarichi presso l’impianto di potabilizzazione di MIGNANO. Restano da attuare nei prossimi giorni l’alimentazione da Ca Galvani verso la parte bassa di Castellarquato e il distacco della rete di Carpaneto da alimentare esclusivamente con i suoi pozzi. Infine è in fase di predisposizione un piano autobotti e rifornimenti in emergenza, da attuare a metà settembre.

Grazie alle azioni descritte si è stati in grado di ridurre il prelievo dal bacino di Mignano da 75 litri al secondo a 55 litri al secondo passando ad un quantitativo di 8640 metricubi al giorno di prelievo in periodi di normalità agli attuali 4750 metricubi al giorno.

Sono in programma azioni a lungo termine, dal 15 agosto al 20 settembre, che prevedono il recupero del pozzo Barabasca e il collegamento a Fiorenzuola, il collegamento dei pozzi di Cortemaggiore a Fiorenzuola, l’aumento del pompaggio da Fiorenzuola verso Ca Galvani; un nuovo pompaggio da Ca Galvani verso Castell’Arquato; un nuovo pompaggio da Ca Galvani verso Lugagnano; ed un piano di distribuzione di acqua con autobotti a Vernasca, Morfasso, Lugagnano e frazioni.

Con questo trend di consumi, stimando in 319.000 metricubi la capacità residua del lago di Mignano e la non utilizzabilità dell’acqua al di sotto di quota 306 s.l.m, l’autonomia dell’invaso arriva alla data del 10/15 settembre 2017.

 

La situazione: VAL NURE

La portata delle sorgenti in alimentazione dell’acquedotto Val Nure presso il Serbatoio Toni è ad oggi circa 20 litri/sec; nel 2016, la portata di 23 litri/sec si era registrata il 24 Agosto mentre il 28/06/2016, la portata era di 47 litri/sec.

Per dare un’idea della situazione di crisi, la portata massima delle sorgenti che può alimentare l’acquedotto è di 57 litri/sec che, nel primo semestre 2016, è stata registrata per circa 3 mesi consecutivi da inizio MARZO a inizio GIUGNO; mentre nel primo semestre 2017 è stata registrata per soli 2 GIORNI (13 e 14 Marzo 2017) .

Per fronteggiare l’attuale riduzione della portata immessa nell’acquedotto Val Nure dal Serbatoio Toni (20 litri/sec), a fine maggio sono state effettuate movimentazioni in alveo Nure per garantire l’alimentazione idrica alle aree di ricarica dei pozzi di sub-alveo. È stata avviata una campagna di ricerca perdite a Vigolzone e a Podenzano. Da fine maggio – inizio giugno, si è proceduto alla attivazione dei pozzi di riserva disponibili: Borcaglie (Farini), Le Forche e Bussini (Bettola), Zaffignano, Carmiano e Madonna della Neve 1 e 2 (Ponte Dell’Olio); in modo sporadico, si è proceduto utilizzo delle autobotti in alcuni acquedotti frazionali. In Luglio si è provveduto alla ispezione e manutenzione dei sistemi di caricamento dei serbatoi (valvole galleggianti), alle movimentazioni in alveo Nure per mantenere ricarica della falda dei pozzi Madonna della Neve. Da inizio agosto sono stati scollegati dalle sorgenti i Comuni a nord di Bettola. E’ di prossima attivazione un impianto mobile per il trattamento dei nitrati e verranno attivati viaggi con autobotti sulle frazioni dell’alta Val Nure.

 

La situazione: VAL TREBBIA

Nel breve termine (29 giugno – 15 luglio) si è proceduto alla ricerca perdite straordinaria sulla rete di BOBBIO e RIVERGARO; alla sostituzione della pompa del pozzo di Bobbio; al recupero di sorgenti (anche tramite accordi con privati); al monitoraggio h24 delle portate in uscita verso il paese; al monitoraggio e sorveglianza per il rispetto delle ordinanze, e, ove occorrenti, si è proceduto ai rifornimenti dei serbatoi mediante autobotti. Nel medio termine (dal 15 Luglio al 20 Agosto) oltre ad avere incontrato AUSL per le utenze sensibili (ospedale di Bobbio), si procederà ad iniziative di comunicazione e di sensibilizzazione sul risparmio della risorsa tramite affissione di manifesti in luoghi pubblici; si attiverà una ulteriore attività di ricerca perdite; infine si assicureranno i rifornimenti con autobotti sulle frazioni dell’alta Val Trebbia.

 

La situazione: VAL TIDONE

Nel breve termine (29 giugno – 15 luglio) si è proceduto ad una ricerca perdite straordinaria a BORGONOVO e a CASTELSANGIOVANNI; si sono collegate le reti di Pianello e di Trevozzo; si è proceduto al monitoraggio ed sorveglianza per il rispetto delle ordinanze, e ove occorrenti, si sono assicurati i rifornimenti dei serbatoi mediante autobotti a PECORARA. Nel medio termine (dal 15 Luglio al 20 Agosto) è stato attivato l’impianto di potabilizzazione mobile di Ziano Piacentino. Verrà attivato l’impianto di potabilizzazione mobile del Pozzo Colombarola e verrà effettutata una seconda ricerca perdite straordinaria, oltre che assicurare i rifornimenti con autobotti ove occorrenti. Sul lungo termine (dopo il 20 Agosto) è prevista la realizzazione di una nuova condotta per Pianello/Trevozzo.

 

PROGETTI DI RICERCA PERDITE STRAORDINARIA

Da fine Aprile la ricerca perdite è stata potenziata, anche con l’aiuto di squadre esterne. Sono stati avviati numerosi progetti rinvenendo una cinquantina di importanti fughe occulte.

 

VIAGGI CON AUTOBOTTI

Sono già stati effettuati (dati al 25/07/2017) 729 viaggi con autobotte per un volume complessivamente trasportato di 9.634.000 litri di acqua

I Comuni più serviti sono stati Bobbio e Pecorara per complessivi 591 viaggi(81% del totale), seguono Nibbiano con 44 viaggi e Vernasca con 34.

 

IMPIANTI MOBILI DI POTABILIZZAZIONE

Sono stati ordinati 10 impianti mobili di potabilizzazione per il trattamento di pozzi con alto tenore di ferro/manganese o di nitrati che saranno in questo modo utilizzabili. I primi 2 impianti sono già stati consegnati e installati (pozzo Neruda per Ziano, pozzo Colombarola a Borgonovo), il terzo (Sarmato pozzo Emilia) è in consegna entro il 10 Agosto, i rimanenti a partire da Settembre. L’importo totale della fornitura è di 1.100.000€
L’impianto ad osmosi del POZZO COLOMBAROLA (Borgonovo) entrerà in funzione entro il 15 Agosto.

MANUTENZIONI STRAORDINARIE SORGENTI e POZZI

Sulle zone più critiche e laddove le sorgenti hanno manifestato i maggiori cali sono stati effettuati importanti interventi di manutenzione straordinaria per recuperare il più possibile la risorsa (es. sorgenti Bobbio e sorgenti Vernasca). Su numerosi pozzi si è già intervenuti abbassando (ove possibile) la profondità della pompa sommersa per recuperare portata.