Sciopero Amazon, aderisce anche il SI Cobas: “Bloccheremo i cancelli, unico modo per farsi ascoltare”

Il Sindacato S.I.Cobas comunica la propria adesione allo sciopero promosso da CGIL , CISL, UIL e UGL per la giornata di domani presso i magazzini Amazon di Castelsangiovanni. “Questo nell’ottica di rafforzare le lotte unitarie dei lavoratori e di permettere che esse trovino efficacia attraverso la pratica del blocco alle merci, unico comprovato strumento utile per ottenere potere contrattuale nel settore della logistica”.

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“In assenza del blocco ai cancelli e alle merci lo sciopero di domani rischierebbe di risolversi in un simbolico presidio senza reali ricadute positive per i lavoratori in termini di contrattazione con l’azienda. Auspichiamo che anche le altre sigle sindacali convengano con questa valutazione, per il S.I.Cobas certificata da anni di conquiste nei poli logistici di Piacenza e Castelsangiovanni, prendendo anch’esse parte alla pratica del blocco in un’ottica unitaria e nell’interesse dei lavoratori”.

 

Sinistra Italiana ER: Sciopero lavoratori Amazon fatto profondo e radicale. Ascoltare anche i precari

Lo sciopero proclamato per domani – in coincidenza con il Black Friday – dalle lavoratrici e dei lavoratori del sito Amazon di Castelsangiovanni (Piacenza), ha un significato profondo e radicale. Questa mobilitazione, lanciata da Cgil Cisl e Uil, chiede di mettere al centro le condizioni di chi lavora, all’altezza del tempo presente e della nuova frontiera dello sfruttamento: la logistica; nonché di svelare agli occhi della cittadinanza chi permette materialmente – cioè persone – la realizzazione dei nostri “desideri”, del “tutto e nel più rapido tempo possibile”, che in coincidenza del Black Friday raggiunge probabilmente il suo apice.

E’ un colpo simbolico e reale a certi immaginari figli dell’ideologia del nostro tempo: il consumismo. Ma un consumismo diverso da quello cui siamo abituati.
La catena dello sfruttamento infatti va ad innervare il circuito dell’economia della deflazione, e si alimenta in una spirale che vede lavoratori sempre più poveri e consumatori sempre più poveri.  Salari più bassi e consumi più bassi. Non va sottovalutato un altro dato: domani e durante tutti gli straordinari potranno scioperare solamente i lavoratori più tutelati a livello contrattuale. Nel magazzino Amazon piacentino però ci sono anche moltissimi lavoratori con contratti di somministrazione, i cosiddetti green badge che non possono permettersi lo sciopero. La situazione, quindi, è ancora più grave rispetto a quanto possa apparire.
Per questi lavoratori, oltre che per coloro che parteciperanno allo sciopero, è necessario che le istituzioni regionali e nazionali si attivino. I consiglieri Yuri Torri e Igor Taruffi, del Gruppo Assembleare di Sinistra Italiana, stanno già intervenendo nell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna, perché si ripristinino e favoriscano condizioni lavorative degne.

Quel che di concreto va colto sono le richieste a base dello sciopero: ritmi più umani e salari più alti, perché settore strategici per il presente e per il futuro come quello in cui Amazon è inserito non possono basarsi su precarietà, alienazione e sudditanza come nell”800.

Giovanni Paglia – deputato SI
Igor Taruffi – consigliere regionale SI
Yuri Torri – consigliere regionale SI
Gianguido Naldi – segretario regionale SI
Simone Fana – resp. Lavoro segreteria regionale SI