Sconfitta per la Rebecchi nel derby col Codogno

La Rebecchi ritorna coi piedi per terra ed esce con un pugno di mosche in mano dal derby contro Codogno. I biancorossi partono alla grande in gara1 ma si spengono lungo la strada ed alla fine soccombono 10-4. Ancora più storta gara2 persa 4-1 ma mai realmente lottata. Il lanciatore codognese Soto recita alla grande ed anche un divario non propriamente ampio si rivela insormontabile per un Piacenza che non va oltre quattro valide in totale.
GARA1
CODOGNO    1-0-1-0-1-2-3-2-0    10
REBECCHI    4-0-0-0-0-0-0-0-0      4
Formazione: Riccio es (Golzi ph), Marenghi A. 2b, Bittar int, Di Masi ec, Leone 3b, Gorrin ric (Cetti), Capra dh (Cammi A.), Maldonado ed (Anelli), Cammi S. 1b (Bertonazzi). Lanciatori:Zambelli (rl6.2 bv11 bb1 k5 pgl7), Ettami (rl0.0
bv1 bb2 k5pgl0), Marenghi G. (rl 1 bv2 bb0 k0 pgl0), Tosi D. (rl 1.1 bv0 bb1 k0 pgl0). All.: D’Auria.

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E’ una bella Rebecchi quella che comincia il derby. Nonostante un errore sulla prima battuta codognese, che costa un punto, la squadra di D’Auria è capace di riprendersi in modo autoritario. Nel corso del primo attacco i primi quattro battitori del line-up vanno in valido col risultato che la frazione si chiude sul 4-1 per i biancorossi. Sembra davvero che i nostri abbiano qualcosa in più in termini di determinazione ma purtroppo è un’impressione destinata ad esaurirsi nel corso del match. In modo sornione ma proficuo il Codogno si fa sotto e a poco a poco costruisce la sua rimonta. Bruera attraversa momenti difficili ma riesce a superarli e col passare degli innings l’attacco piacentino non riesce più a rendersi pericoloso. Al 5° Codogno corona l’
inseguimento pareggiando e il momento coincide col calo di Zambelli. La partita sfugge così definitivamente di mano al Piacenza e gli innings finali sono tutti di marca codognese. Langone protegge il risultato dopo che Bruera finisce il suo lavoro e per Piacenza non c’è maniera di rosicchiare alcun che. C’è piuttosto da contenere il passivo che dal sesto inning in  poi rischia di dilatarsi su proporzioni onestamente perfino eccessive. Finisce 10-4 una partita iniziata alla grande e letteralmente smarrita strada facendo. Codogno dal canto conferma tutta la sua solidità facendo capire che non si trova al secondo posto per caso.

GARA2
CODOGNO    1-0-1-0-0-1-0-0-1    4
REBECCHI    0-0-0-0-0-0-0-0-1    1
Formazione: Riccio es, Marenghi A. 2b, Bittar int, Di Masi ec, Leone 1b/3b, Gorrin  ric, Cristalli 3b (Cammi S. 1b), Anelli ed (Maldonado), Cammi A. dh.
Lanciatori: Acosta ( rl5 bv6 bb0 k2 pgl 2), avvento (rl4 bv5 bb1 k4 pgl1).

Alla sera nulla da fare ma per un motivo semplicissimo: sul mound ospite lancia un Enylbert Soto insormontabile. Il venezuelano lancia missili per otto innings collezionando diciassette eliminazioni al piatto ( due sole ed isolate le valide subite da Riccio e Bittar) . E così quando Capdevila apre il match con  un solo-homer su Acosta le cose si fanno subito difficili per i padroni di casa. La sfiducia s’impadronisce del nove di D’Auria che si rassegna come impotente. Al 3° Alagna manda a punto Albergoni (2-0) e poi al 6° Corio fa la stessa cosa con Bruera (3-0). Il poker si completa al 9° con Albergoni che segna il 4-0 grazie ad una palla mancata. La Rebecchi si sveglia, per modo di dire, all’ultimo attacco ma solo perché Langone ale come closer. Lui non è Soto e l’attacco di casa trova subito due valide ed il punto della bandiera. Ma per Codogno si tratta di un rischio calcolato perché oltre a questo non succede altro. La seconda vittoria di giornata si traduce così in una formalità per la squadrfa di Cipelletti che può continuare a sperare nei play-off. La Rebecchi incassa una scoppola che interrompe un momento positivo. Imperativo rialzarsi subito domenica prossima a Ponte di Piave.