Inaugura il nuovo ponte sul Po, Auchan festeggia il «ritorno alla vita»

«Un ritorno alla vita». Così dal centro commerciale Auchan di San Rocco al Porto, a pochi metri dalla sponda lombarda del fiume Po, commentano l’inaugurazione odierna del nuovo collegamento. Un evento che sarà salutato con una piccola festa interna al supermercato con tanto di ponte di cioccolato da offrire ai presenti.

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«Per il nostro ipermercato significa un ritorno alla vita – ribadisce il direttore Patrice Rolli – va infatti considerato che ogni punto vendita è un investimento di svariate centinaia di milioni di euro che non si può trasferire da un’altra parte assecondando le convenienze». «Quindi – prosegue – una catastrofe come il crollo del ponte, che di fatto separa il centro dal suo territorio di riferimento ha conseguenze disastrose». E infatti da quel “maledetto” 30 aprile 2009 per l’area commerciale sono cambiate molte cose. «Il fatturato ha subìto un decremento del 40%, i clienti sono calati in proporzione e i lavoratori hanno rischiato il posto – sottolinea Rolli – Auchan è riuscita a gestire il problema con grande responsabilità attraverso l’applicazione del contratto di solidarietà che ha permesso all’azienda di non ricorrere a tagli del personale che in potenza avrebbero potuto riguardare circa 80 lavoratori».

Un’impostazione contrattuale, quella di solidarietà, che nonostante la riapertura del nuovo collegamento proseguirà fino all’autunno 2011, quando, secondo le previsioni, il bilancio dell’azienda dovrebbe tornare in pareggio. Dopo i primi mesi di serio isolamento, quando l’unica possibilità di raggiungere l’ipermercato era quella di imboccare l’autostrada, un primo miglioramento – seppur parziale – è arrivato con il ponte di barche provvisorio. «Ha arginato il problema limitatamente – precisa Rolli – di fatto l’interruzione di una via d’accesso importante come il ponte sul Po per un’azienda è sinonimo di una catastrofe difficilmente tamponabile». «Uno dei fattori decisivi nella scelta di un punto vendita è senz’altro quello della comodità d’accesso per il consumatore – continua il direttore – un ponte provvisorio comporta dei limiti, dalla percorribilità alle frequenti chiusure per problemi di navigabilità del fiume, ha aiutato ad affrontare la contingenza, ma non è stata la soluzione».

I dati confermano infatti come dal 30 novembre 2009, data di realizzazione del collegamento temporaneo, la ripresa del giro d’affari è stata poco più di un sollievo. Nell’ultimo anno Auchan ha recuperato solo il 10% del fatturato e il 15% dei clienti. «Il nostro centro commerciale ha vissuto per oltre un anno separato dal suo principale bacino d’utenza, questo significa che nel frattempo i clienti sono andati altrove – rileva Rolli – cambiare le abitudini che si consolidano in 15 mesi sarà tutt’altro che automatico».