“Difendere uniti i nostri diritti”, sindacati in corteo contro il governo

AGGIORNAMENTO – Oltre 200 attivisti di CGIL CISL e UIL di Piacenza hanno partecipato alla manifestazione nazionale svoltasi questa mattina a Roma e conclusasi con tre interventi pronunciati da Luigi Angeletti, Raffaele Bonanni e Susanna Camusso. Obiettivo della manifestazione denunciare quella che i sindacati definiscono l’insufficienza della politica economica del governo Monti. Tutti gli interventi sono stati fortemente critici sulla gestione dei lavoratori cosiddetti esodati. Presenti anche uno studente concittadino di Melissa Bassi, la ragazza assassinata a Brindisi di fronte alla sua scuola, un lavoratore rappresentante sindacale della fabbrica Ceramiche Sant Agostino, in provincia di Ferrara, che ha raccontato la scomparsa di due colleghi uccisi dal sisma mentre svolgevano in azienda il turno di notte, e infine Placido Rizzotto, il nipote dell’omonimo sindacalista siciliano vittima della mafia.

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“Abbiamo voluto dare un forte segnale al governo annunciando di voler continuare la mobilitazione fino a quando le richieste essenziali di una maggior equità e di un rilancio dello sviluppo e del lavoro, non saranno accolte e tradotte in politiche coerenti”, spiega Marina Molinari segretario provinciale della Cisl.


C’è voluto il governo Monti per rivedere oggi insieme in corteo i leader delle principali sigle sindacali. Cgil, Cisl e Uil sfilano oggi a Roma sotto lo slogan “Il valore del lavoro” per chiedere una politica più attenta alla crescita, all’occupazione, al welfare e per un fisco più equo.

Tra poco da Piazza della Repubblica la partenza della manifestazione a cui prende parte anche una delegazione piacentina, partita ieri sera alla volta della capitale.

“Erano almeno cinque o sei anni che non rivedevo una manifestazione unitaria e già questo mi sembra significativo – il commento di Gianluca Zilocchi segretario della Filcams Cgil – non siamo qui esclusivamente per imputare degli errori al Ministro Fornero. La nostra è una critica complessiva al governo che sta rispondendo ai dettami della Banca Centrale Europea e delle istituzioni finanziarie, ma non tiene conto dei bisogni reali di questo Paese. Servono crescita, sviluppo e lavoro che al momento non ci sono e non sembrano tra le priorità dei nostri governanti”.