Scontri a Prato, arrestati cinque ultras della vecchia guardia biancorossa

Gli scontri che avvennero tra tifosi di Prato e Piacenza, durante l’ultimo scontro play out, hanno portato a undici arresti tra i protagonisti di quei concitati momenti. Il gip toscano Marco Cecchi ha accolto le richieste del pm Lorenzo Gestri, che hanno fatto scattare i provvedimenti emessi dalla procura di Prato in riferimento alla partita del 27 maggio, terminata 1-0 per i toscani. Cinque le misure eseguite a Piacenza, due in carcere e tre ai domiciliari.

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In carcere sono finiti, un uomo di 51 anni e uno di 36, con precedenti di polizia. I tre ai domiciliari sono, il primo di 32 anni, il secondo di 38, e l’ultimo di 40 anni. Tutti ultras storici della vecchia guardia biancorossa.

I sei arrestati di Prato vanno dai 22 ai 38 anni. L’operazione era partita dal capoluogo toscano e ha partecipato anche la Digos di Piacenza. In tutto sono undici gli arrestati e le perquisizioni sono state operate nel capoluogo toscano (sei arresti) dove sono stati raggiunti i capi della tifoseria. Nella perquisizione sono stati rinvenuti manette, coltellini e proiettili.

Quelli messi in atto dai protagonisti dei violenti scontri dopo il match non sono stati ritenuti reati da stadio, ma rissa aggravata, danneggiamenti, lesioni gravi, violenza privata. La cosa più importante è che è stato riconosciuto il concorso. La rissa aveva messo in pericolo persino una famiglia con un bambino di 6 anni, che era stata costretta a scendere da un’auto e cercare rifugio altrove. Negli scontri sono stati usati cinture, bottiglie di vetro, ed è stato trovato anche un coltello. Inoltre alcuni video amatoriali hanno aiutato le indagini, anche se proseguono, per questo la questura non ha ritenuto di rendere note le generalità delle persone coinvolte. I tifosi piacentini si trovarono casualmente vicino al bar “Miglio verde” dove si incontrarono con quelli toscani e li iniziarono, prima le minacce che passarono alle vie di fatto. La rissa si svolse sia all’interno che all’esterno. Le forze dell’ordine hanno concluso che “ognuno dovrà rispondere delle proprie azioni non solo nel momento stesso, ma anche nei mesi successivi”.

 

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Undici misure di custodia cautelare, cinque delle quali pare a carico di piacentini, sono in corso di esecuzione da parte dei poliziotti della digos nell’ambito delle indagini scattate in seguito agli scontri tra tifosi del 27 maggio scorso nella citta’ toscana, dopo la partita di ritorno dei playout di Prima divisione tra Prato e Piacenza.

Le ordinanze cautelari, di cui sei in carcere e cinque ai domiciliari, sono in corso di esecuzione sia a Prato che a Piacenza, secondo quanto si è appreso dalla polizia. I dettagli dell’operazione, che non è ancora terminata, saranno illustrati dalle forze dell’ordine nella tarda mattinata di oggi.