Festa dell’Asino 2012 a Pontenure tra musica e gastronomia

Da venerdì 7 a lunedì 10 settembre a Pontenure l’asino è in pentola con la “Festa della Asino 2012”. Un evento dove si potranno gustare tutti i giorni grandi specialità di carni asinine e si danzerà ogni sera sulla pista d’acciaio coperta. La Festa è organizzata dalla Proloco di Pontenure.

Radio Sound

Programma:

Venerdì 7 : Daniele Cordani,

Sabato 8: Omar

Domenica 9 : Pietro Galassi,

Lunedì 10 : l’orchestra Franco Bagutti

 

Pontenure: il paese dell’asino che vola

Fino a molti anni fa il forestiero che, trovandosi in piazza a Pontenure, avesse rivolto lo sguardo verso l’alto in direzione della torre campanaria, rischiava di essere preso a male parole. Non erano poi affatto infrequenti le zuffe fra i pontenuresi e gli abitanti dei paesi vicini che, temerariamente, attraversavano la via Emilia imitando il raglio del simpatico animale o si portavano le mani aperte a fianco della testa per riprodurne le lunghe orecchie.

I pontenuresi infatti non sopportavano alcun accenno all’episodio per cui erano diventati, loro malgrado, famosi in tutta la provincia: il tentativo di far volare gli asini. Tutto ciò accadde realmente il 31 agosto del 1901 quando, per ravvivare una festa popolare, qualcuno, i più dicono il poeta Valente Faustini che all’accaduto dedicò una divertente poesia dialettale, ebbe l’idea di far scendere dalla torre campanaria un asinello munito di ali. La notizia ebbe un certo clamore e calamitò nella piazza di Pontenure un nugolo di forestieri, curiosi di osservare questa insolita attrazione.

Così alle 16 in punto del giorno fatidico dalla bifora della torre campanaria apparve un somarello di nome Geppetto che, legato con un uncino ad una corda tesa all’altro angolo della piazza, fu, suo malgrado, spinto nel vuoto. La bestiola iniziò così lentamente a scendere e, dibattendosi, a far muovere le ali posticce che gli erano state applicate sul dorso. Pare che la folla apprezzasse molto lo spettacolo, ma, quando Geppetto era ormai arrivato a pochi metri dal suolo, la corda si spezzò.

Non vi furono feriti fra a folla ed anche Geppetto se la cavò con qualche escoriazione, ma da allora Pontenure fu definito, in modo non troppo benevolo, come il paese dell’asino. Il tempo lenisce tutte le ferite e così oggi i pontenuresi hanno imparato a sorridere di questa storia, trasformandola anzi in motivo di allegria: la seconda domenica di settembre viene infatti organizzata la ”Festa dell’asino”, che richiama migliaia di persone che giungono a vedere la corsa degli asini ed a gustare lo stracotto di asinina.