Primarie Pd, accolto il ricorso sul riequilibrio dei delegati di diritto

 Dopo essersi assicurati il segretario cittadino (Paolo Sckokai) e vedere il candidato alla segreteria provinciale (Gian Luigi Molinari) in vantaggio come numero di delegati emersi dal voto nei circoli, ora i renziani piacentini fanno registrare un altro punto a loro favore, in vista del Congresso (6 novembre). 
Si tratta dell’accoglimento del ricorso presentato alla  commissione regionale sul riequilibrio dei delegati di diritto in assemblea provinciale. 
Va ricordato che sono circa 35 gli aventi diritto del Pd Piacentino che, in caso di ballottaggio al congresso, potranno votare accanto ai 100 delegati. Così nei giorni scorsi dal gruppo che fa capo al candidato Gian Luigi Molinari era giunta la proposta di un riequilibrio visto che, a loro dire, il voto di così tanti aventi diritto, rischia di pesare e non poco nelle dinamiche congressuali. 
Oggi è arrivata la conferma dei dubbi renziani, con la delibera approvata all’unanimità dalla Commissione regionale per la Convenzione e le Primarie, che ha stabilito “che la composizione dell’Assemblea provinciale per l’elezione del Segretario (in caso di ballottaggio) e della Direzione provinciale, deve essere rispondente alla rappresentanza dei candidati uscita dal voto degli iscritti nelle Assemblee congressuali di Circolo; si deve quindi, procedere al riequilibrio (in aumento) dei componenti dell’Assemblea provinciale tenendo conto dell’espressione di voto dei componenti di diritto”.

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Il ricorso aveva fatto irritare l'entourage dell'altra candidata Roberta Valla, che infatti si era espressa in modo molto critico: "Il presunto riequilibrio imposto dalla commissione regionale è inapplicabile – si leggeva in una nota – a meno di conoscere come voteranno i componenti di diritto: sarebbe infatti assai curioso che lo si sapesse, posto che il voto è segreto. In secondo luogo tale scelta viola i diritti della direzione provinciale di Piacenza che ha approvato all’unanimità il regolamento predisposto dal responsabile dell’organizzazione Stefano Cugini. Infine il ricorso promosso dagli esponenti “renziani” è tardivo, perchè andava presentato entro 24 ore dall’approvazione del regolamento (il 3 ottobre 2013) e invece è stato presentato solo il 21 ottobre scorso".
"Inoltre si fa presente che l'assemblea di circolo “anomala” di Bobbio è all'attenzione della commissione nazionale per il congresso, che indica come “sospetti” (vedi circolare allegata) i casi con incrementi del numero dei tesserati superiori al 25 per cento. A Bobbio, dove il congresso è stato vinto da Gianluigi Molinari, l’incremento è stato del 300 per cento, e quindi ben superiore alla soglia di attenzione fissata dal nazionale. Pertanto la validità della consultazione è in dubbio".