Viale Dante, raccolta firme contro il bar: “Musica alta fino a tarda notte”

Musica ad alto volume fino alle quattro del mattino. E' la denuncia di alcuni residenti di viale Dante che puntano il dito contro il bar K 64. Il locale, gestito da Hidri Kadri, cittadino di origine albanese, in alcuni giorni della settimana organizza feste a base di karaoke, e fin qui nulla di strano. I residenti però contestano due aspetti, da una parte il volume della musica, giudicato troppo elevato, dall'altro la durata di queste feste che si protraggono a volte anche fino alle 3 del mattino. Tant'è che alcuni residenti hanno avviato una raccolta firme per chiedere che al locale venga imposto di moderare volume e orari.
"Inizialmente in quel locale era attivo un negozio – spiega un residente firmatario – poi hanno aperto un bar e inizialmente siamo stati proprio noi a dare il nostro parere positivo. Anche perché si trattava, più che di un bar, di una degustazione tenuta a chiudere i battenti alle 20. Poi però la chiusura ha cominciato a slittare alla mezzanotte, oggi vanno avanti fino alle 3".

Radio Sound

"Per quanto ci riguarda non abbiamo nulla contro la musica, chiediamo però che venga posto un  limite al volume e soprattutto agli orari: ci sono sere in cui siamo costretti addirittura ad alzare il volume della televisione in soggiorno perché la musica è troppo alta. In altri casi incontriamo i nostri vicini sulle scale ma non possiamo nemmeno fermarci a fare due chiacchiere perché sembra di essere in una discoteca e siamo costretti quasi ad urlare per parlarci".

I residenti hanno anche interpellato il sindaco Paolo Dosi dal quale però hanno ricevuto riposte a loro dire insoddisfacenti: "Ci hanno detto che avrebbero effettuato controlli ed effettivamente ogni tanto vediamo la polizia municipale fermarsi. Ma ogni volta gli agenti non possono fare altro che intimare ai gestori di abbassare la musica: loro lo fanno e per quella sera possiamo stare tranquilli. Il giorno dopo però ricomincia tutto da capo".

Non solo musica e orari, però, nel mirino dei residenti: "Andando avanti tutta notte a fare baldoria è inevitabile che si verifichino anche liti, discussioni a voce alta e spesso, la mattina, davanti alle porte troviamo bottiglie di birra vuote, escrementi e vomito. In un caso un commerciante si è ritrovato anche la vetrina scheggiata".

Dal canto loro però i gestori del bar si difendono: "Noi abbiamo una licenza e un regolamento che rispettiamo. Restiamo aperti fino alle 3 perché lo possiamo fare, è proprio la licenza che lo dice. Per quanto riguarda la musica, non la teniamo a livelli esagerati come dicono: spesso vengono le forze dell'ordine a controllare e non hanno mai riscontrato irregolarità. Nessun danno, nessuna rissa. Sappiamo che la convivenza tra locali e residenti è spesso difficile e non siamo i primi ad avere questo tipo di problemi, ma in questo caso temo che anche la nostra origine albanese non giochi a nostro favore…".

Del caso si è occupata anche Maria Lucia Girometta, consigliere comunale di Forza Italia: nel corso dell'ultima seduta a Palazzo Mercanti Girometta ha portato all'attenzione dei colleghi e della giunta comunale la situazione di tensione che persiste intorno al civico 30 di viale Dante. "I cittadini chiedono a noi di fare qualcosa" ha setto rivolgendosi al sindaco.