Usura, indagati vertici di varie banche: coinvolto anche Federico Ghizzoni

 Altra tegola per l'amministratore delegato di Unicredit, il piacentino Federico Ghizzoni. Oltre ad essere già indagato dalla procura di Bari con l'ipotesi di reato di bancarotta nell'ambito del fallimento della società Divania, ora è stato iscritto nel registro degli indagati per concorso in usura bancaria a Trani. L'ad non è però l'unico, anzi, l'inchiesta è allargata anche ai vertici delle banche Bnl, Mps e BpBari.

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L'accusa, come detto, è di concorso in usura bancaria e sono 62 le persone alle quali la Gdf di Bari sta notificando l'avviso di fine indagine. Ci sono anche ex dirigenti di Bankitalia e del ministero dell'Economia. Agli indagati si contestano tassi usurari su finanziamenti. Il reato di usura (bancaria) continuata ed aggravata viene contestato dalla procura di Trani ai danni di alcuni clienti-imprenditori del barese delle banche sottoposte ad accertamenti in relazione a finanziamenti concessi prevalentemente sotto forma di anticipazioni su conto corrente. Secondo il pm inquirente, Michele Ruggiero, il reato di usura è stato compiuto dagli organismi di governance e di controllo delle banche con il concorso morale degli ex vertici di Bankitalia e di un attuale dirigente del dipartimento del Tesoro del ministero dell'Economia e Finanze. 

Si 'accordavano' sui crediti
Questi ultimi – secondo l'accusa – contravvenendo alle disposizioni della legge sull'usura, prescrivevano alle banche di calcolare (attraverso una particolare formula algoritmica) gli oneri dei finanziamenti concessi in rapporto al credito 'accordato', anziché (come richiesto dalla legge) a quello effettivamente 'erogato/utilizzato' dal cliente, così precostituendo le condizioni per una elaborazione (e successiva segnalazione a Bankitalia) da parte della banche di tassi effettivi globali (cosiddetti Teg) falsati poiché più bassi di quelli effettivamente praticati. Di conseguenza – secondo le indagini della Guardia di Finanza – gli interessi/remunerazioni applicati dalla banche alla clientela per determinate categorie di finanziamenti (in forma di anticipazioni su c/c) risultavano sempre entro i limiti dei 'tassi soglia', pur essendo in concreto ad essi superiori e, come tali, usurari.

Indagati Ghizzoni (Unicredit) Tarantola (Rai), ex ministro Saccomanni, Profumo (Mps)
Tra i 62 indagati a cui la Gdf sta notificando avvisi di fine indagine per l'usura contestata ai vertici di Bnl, Mps, Unicredit e BpBari, vi sono il presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, in qualità di ex capo della Vigilanza di Bankitalia, e il ministro dell'Economia del governo Letta Fabrizio Saccomanni, ex dg di Bankitalia. Vi sono anche il presidente del Cda di Bnl Luigi Abete e l'AD Fabio Gallia; per Unicredit l'ex AD Alessandro Profumo, ora presidente del Cda di Mps, e l'attuale AD Federico Ghizzoni; per Mps l'ex presidente Giuseppe Mussari e il suo vice Francesco Gaetano Caltagirone.