Morte del carabiniere, il pm indaga l’autista del tir parcheggiato contromano

E' un atto dovuto ma farà e sta già facendo discutere le tantissime persone che in queste ore stanno commentando la tragico notizia della morte del carabiniere Luca Di Pietra, 39 anni. Il pm Emilio Pisante della Procura di Piacenza ha iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio colposo il conducente moldavo del tir contro cui si è schiantata la Fiat Bravo dei carabinieri guidata proprio da Di Pietra, romano d'origine, residente a Vigolzone e padre di due bambini. Insieme all'appuntato Massimo Banci, 46 anni, entrambi in servizio all'Aliquota radiomobile della Compagnia di Piacenza, stava inseguendo un'Audi di grossa cilindrata il cui conducente (tuttora ignoto) non si era fermato all'alt. Imboccando la strada che collega la statale all'imbocco dell'autostrada attraversando il polo logistico di Castello, quasi di fronte al deposito Amazon, la gazzella dell'Arma ha sbandato e si è schiantata contro il mezzo pesante che si trovava parcheggiato contromano occupando parte della carreggiata. Il camionista era all'interno dell'abitacolo con le tendine chiuse e stava guardando la tv in attesa del suo turno: avrebbe dovuto scaricare merce proprio nel magazzino di Amazon. E' stato lui a chiamare i soccorsi. Ora il mezzo è sotto sequestro e lo straniero si trova indagato di omicidio colposo: è da valutare da parte dei magistrati se il non aver rispettato il codice della strada parcheggiando dove era teoricamente vietato è una condotta che può configurare un profilo di colpa a suo carico con riferimento all'incidente costato la vita all'appuntato Luca Di Pietra. 

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Nel frattempo migliorano le condizioni di Massimo Banci, il carabiniere ferito nello stesso impatto. E' tuttora ricoverato ma dai suoi famigliari arrivano notizie confortanti: i medici del San Raffaele di Milano, pur non avendo sciolto la prognosi, hanno iniziato a ridurre la sedazione con l'obiettivo di farlo tornare cosciente in queste ore. 

I funerali di Luca Di Pietra, dopo l'autopsia di ieri (altro atto dovuto nel contesto delle indagini), verranno celebrati domani, giovedì 2 ottobre, a Vigolzone. La cerimonia inizierà alle 15,30.