“Quella volta che Carlo si arrampicò sul traliccio. Addio amico”

Riportiamo qui di seguito il ricordo dell'amico Carlo Rossi che il giornalista di Libertà Giorgio Lambri, per tanti anni collaboratore di Radio Sound, ha affidato alla sua pagina facebook. Un ricordo commosso e allo stesso tempo spiritoso, a testimonianza del legame d'affetto che si era instaurato tra loro, un legame cementato negli anni e diventato indissolubile.

Radio Sound

CIAO CARLO…
questa sera ho perso uno dei miei primi datori di lavoro ed un Amico vero, una persona taciturna e poco incline a farsi notare, ma anche un uomo di straordinaria e costruttiva testardaggine, che ha "tirato su" materialmente (con un'antenna, un vecchio registratore, cacciavite e chiavi inglesi) l'azienda tenuta in piedi oggi da moglie e figli …
Carlo era il braccio mentre Rita era (ed è tuttora) la voce …
Radio Sound … un sogno ed un gioco nati con lui, con loro…
nel retrobottega di un negozietto pieno di vecchi televisori, in viale Beverora, un posto che sembrava uscito da un film in bianco e nero… la mia prima esperienza "on air"…
ci inventammo assieme le radiocronache delle partite del Piacenza quando era vietato, così spuntavano gli escamotage più strampalati: un sacchetto di gettoni a Rimini per raccontare la partita da un telefono pubblico in tribuna; il balcone di un appartamento che si affacciava sul campo di Treviso (dando alla signora Zompellin 50mila lire comprensive di un vin brûlé nell'intervallo di una gelida domenica di gennaio) … una volta si addormentò in regia -odiava il calcio- e a fine gara andarono in diretta tutta una serie di "litanie" del sottoscritto "Carlo! … Carlo! Carlo, cazzo, rispondi o no?" … storie lontane…
non era un tipo facile, Carlo, ci metteva un nano secondo a mandarti a quel paese …. testardo e decisionista … ci era voluto del tempo per diventare Amici, il tempo di fidarci l'uno dell'altro… ma poi questo legame silenzioso e fiduciario è rimasto per tutta la vita … quanti ricordi mi legano al Carlo… la Volvo famigliare con gli altoparlanti che amplificavano le mie interviste dagli spogliatoi nel piazzale della Galleana, l'immancabile pipa, una trasferta in jeep con lui, sopra Pontedellolio per guardarlo meravigliato arrampicarsi agile su un traliccio e riparare un ripetitore solo con un cacciavite … le "madonne" che partivano quando sbagliavamo qualcosa… qualche sana litigata… le pastasciutte in casa con lui e Rita … il suo vestire sempre sti panni di burbero benefico…
parlava poco e lavorava tanto, aveva intuito e incredibile determinazione … credeva in quel che faceva anche quando crederci non era facile…
addio Carlo, adesso sei davvero "on air"…

il tuo radiocronista

"amici sportivi e tifosi biancorossi è Giorgio Lambri che vi parla dai microfoni di Radio Sound"

p.s. un abbraccio enorme a Rita, Mirko e Laila