Delrio: “Province, tagliate le spese superflue. Non lasceremo soli i sindaci”

Un po' di diffidenza forse c'era nei sindaci. Ma il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio ha provato a spazzarla via: "Con questa nuova riforma vogliamo creare delle Province più snelle e intelligenti, al servizio dei sindaci, cioè di coloro che più conoscono il territorio, le imprese, i cittadini. I tagli? Riguardano il superfluo. Il fabbisogno è ampiamente coperto dalle entrate". Accompagnato da Roberto Reggi, direttore dell'Agenzia del Demanio, dal presidente della Provincia Francesco Rolleri e dai consiglieri provinciali, Delrio è stato chiaro sui frutti che si vogliono cogliere con questa riforma spiegando che la nuova Provincia dovrà essere "un'agenzia al servizio dei sindaci".
"Abbiamo l'occasione di risistemare lo Stato, di renderlo più intelligente, con una burocrazia amica. Far gestire la Provincia ai sindaci è una grande opportunità. Loro più di tutti sanno di cosa hanno bisogno il territorio, i residenti, le aziende. Confidiamo molto in questa riforma cui l'Europa guarda con curiosità e fiducia. Siamo convinti che darà importanti risultati".
Delrio ha affrontato anche il tema dei tagli che hanno messo sul chi va là molti primi cittadini. "I tagli sono reali perché sono reali le entrate delle Province. Il fabbisogno è coperto dalle entrate. I tagli riguardano cose superlfue. Le Province hanno entrate per 4,6 miliardi, il fabbisogno è ampiamente inferiore. Poi se le Regioni vorranno arricchire le Province di funzioni, devono mettere in conto anche personale e risorse,
Noi siamo per un federalismo chiaro, le funzioni devono essere pagate. Lo Stato finora ha fatto il suo. Comunque sia i sindaci sappiano che aiuteremo le Province sul turn over, sulla rinegoziazione dei debiti, su tutto perché le spese fisse non gravino su di loro. Però dobbiamo far diventare questo ente un ente più leggero: 20mila persone, tra cui tante eccellenze, che dovranno trasferirsi in altri enti, non vogliamo lasciare a casa nessuno. Spero che il prossimo presidente della Regione lavori subito sulle funzioni da assegnare alle Province così che a gennaio la riforma sarà operativa. 

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JONATHAN PAPAMARENGHI: ECCO PERCHE' ALCUNI SINDACI DI FORZA ITALIA HANNO DISERTATO

"Ringraziamo il Presidente Rolleri per la convocazione all'incontro col Sottosegretario Delrio ma abbiamo deciso di non partecipare all'incontro per manifestare il nostro forte disagio."
Spiegano così la loro assenza alla riunione convocata dal Presidente della Provincia alcuni Sindaci che, pur avendo diverse sensibilità politiche – civiche o di alcuni partiti di centrodestra -, condividono i riflessi negativi delle numerose riforme e manovre che colpiscono sempre e soprattutto gli enti locali e preservano i soliti enti privilegiati facendo della accentramento dei poteri decisionali, allontanati così dai territorio, il loro cavallo di battaglia.
"Più che un incontro per discutere di legge di stabilità e di prospettive per gli enti locali, lamentano i Sindaci, vista la comunicazione con pochissimo anticipo, sembra a tutti gli effetti una passerella elettorale in vista delle prossime elezioni regionali, approfittando tra l'altro in modo poco opportuno della sede istituzionale della Provincia."
Ancor più forte vuole essere il malumore di chi vede pezzo per pezzo smontare le autonomie dei comuni, soprattutto se medi o piccoli, nonostante essi siano in prima linea (e sempre soli) nell'affrontare i problemi del territorio, amplificati oggi dal duro contesto economico, da un forte sconvolgimento sociale e da condizioni meteo che hanno profondamente segnato le nostre valli.
Chi amministra un comune ci metterci tutti i giorni la faccia spesso dovendo subire decisioni calate dall'alto dei palazzi Romani, mai concertate davvero con i territori, e che vergognosamente colpiscono realtà di comuni ormai privati di ogni risorsa grazie a spending review che finiscono per gravare pesantemente sui cittadini e sui territori.
I facili tagli -fatti sempre ad occhi chiusi- studiati a Roma e verificati dai vari ministeri solo sulla carta, corrispondono automaticamente a minori manutenzioni sulle viabilità, minori disponibilità per anziani, scuola e bambini e minori risorse per la sicurezza. È ormai prassi consolidata che a differenza dei proclami televisivi del Governo, i piccoli e medi comuni vengano sempre più usati da esattori per nuovi balzelli decisi a Roma.
Per questo motivo la presenza sarà sicuramente garantita quando di dibattito serio e programmatico si potrà parlare, e non per permettere una comparsate preelettorale di un Sottosegretario che viene a raccontare decisioni già prese a discapito del territorio ed a dispetto di chi lo amministra con grandissime difficoltà.