Albergo Roma, “vertenza modello”. Storico passaggio di consegne Prati-Incerti

 Dopo lo spaesamento iniziale, il timore successivo e le lunghe e complesse trattative, ora è il momento della doverosa passerella per i protagonisti della vertenza che, simbolicamente, ha tenuto più con il fiato in sospeso la città. Parliamo del salvataggio e del rilancio del Grande albergo Roma, hotel storico della città di via Cittadella e che, al febbraio di quest’anno, sembrava destinato alla chiusura a settembre dopo la lettera di licenziamento inviata dalla gestione ai dipendenti. 

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In mattinata, 25 giugno, le parti si sono ritrovate tutte insieme nella sala giunta di palazzo Mercanti, per fare il punto su una trattativa davvero complicata e che sembra essersi conclusa nel migliore dei modi. 
A fare gli onori di casa, l’assessore e vicesindaco, Francesco Timpano: “Quello istituito dal Comune è stato un tavolo di confronto che ha portato a un grande risultato. Non potevamo assolutamente perdere un albergo di questa importanza, ancor di più nel periodo dell’Expo. Ora, dopo un breve stop dovuto a lavori di rinnovamento, potremo continuare a contare su una struttura fondamentale per supportare eventi e manifestazioni della nostra città”. Presente anche l’assessore Katia Tarasconi, che dall’inizio ha imbastito i rapporti tra le parti: “Grazie al buon senso, alla buona volontà, abbiamo raggiunto un risultato incredibile. Siamo quindi contenti del buon esito e siamo a disposizione della nuova gestione per aprire un nuovo capitolo di questo libro”. 

Soddisfazione anche da parte della proprietà della struttura, la famiglia Vecchi, rappresentata da Giuseppe Gallinari, direttore delle risorse umane della Cementirossi: “E’ doveroso, credo, un ringraziamento all’amministrazione comunale, per la disponibilità alla costituzione di una cabina di regia sulla questione e devo dare atto che ha svolto un ruolo efficace. Credo che questa sia una vittoria per la città. Infatti la famiglia Vecchi si era impegnata affinché l'albergo continuasse a vivere e non ha mai preso in considerazione l'idea di altre scelte per la struttura. Un vero segno di  riconoscenza verso Piacenza”. 

Poi è stato il momento dei sindacalisti, anche loro soddisfatti per l’accordo raggiunto. Francesca Benedetti della Cisl, ha detto che “è stata un atrattativa complicata, ma alla fine abbiamo raggiunto l’obiettivo. Lasciamo alla nuova gestione 14 lavoratori, nessun licenziamento e un  augurio di un buon lavoro”. Gli ha fatto eco il collega Vincenzo Guerriero della Uil: “Un plauso ai lavoratori, perché anche se più volte siamo stati sul punto di far naufragare tutto, gli stessi dipendenti hanno sentito l’impegno da parte di tutti e si sono messi in discussione, accettando la turnazione in altre strutture e di congelare per ora alcuni premi che si erano conquistati negli anni”. Dello stesso avviso Fiorenzo Molinari della Cgil, che ha parlato di “una situazione iniziale molto complessa, perché abbiamo avuto a che fare con tre imprenditori (famiglie Prati e Incerti e Cementirossi) e senza falsa modestia i sindacati, insieme ai lavoratori, hanno gestito questa situazione senza farsi prendere dal panico. Alla fine siamo arrivati a un accordo soddisfacente e condiviso (con la firma di tutti i lavoratori) e può essere considerato un esempio per per future vertenze”. 

Sodddisfatto, seppur con una punta di malcelata malinconia, anche lo storico gestore, Piero Prati: “Il mio ringraziamento deve andare sicuramente ai miei dipendenti, per la calma e il senso di responsabilità che hanno dimostrato. Avrebbero potuto scioperare, invece non è uscita una parola di troppo, una dimostrazione grande civiltà. Anche perché l'albero Roma senza dipendenti non è nulla. Sono fiero di aver avuto dei lavoratori cosi responsabile e produttivi”. 

Ma l’uomo che tutti attendono al varco è il parmigiano Emio Incerti, patron di una famiglia di albergatori che ora possiede strutture alberghiere lungo l’asse Piacenza, Parma e Reggio Emilia: “Sono stato sorpreso fin dal principio, perché mi sono accorto di non essermi interessato a un albergo, ma all’albergo della città. E così voglio entrare nella gestione in punta di piedi, vista la sua importanza. Devo fare i complimenti alla parte sindacale che ha fatto passare ai lavoratori delle rinunce che, però, credo saranno utili per costruire un futuro migliore, in vista di nuove assunzioni. A settembre si riparte, dopo alcuni interventi, e vogliamo un albergo Roma più bello di prima”.