Prosegue la rassegna Salt’in Banco, in scena “La Repubblica dei Bambini”

La scena teatrale come piattaforma vuota su cui costruire una micronazione. È l’idea di fondo dello spettacolo “La repubblica dei bambini” del Teatro delle Briciole, un progetto affidato a Teatro Sotterraneo, in scena al Teatro Comunale Filodrammatici di Piacenza lunedì 11 e martedì 12 gennaio alle ore 10. Dopo la pausa natalizia, riprende così la programmazione della XXXVI Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco” organizzata da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza, con la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Lo spettacolo rivolto ad un pubblico dai 7 ai 10 anni, vincitore del premio Eolo Awards 2012 come migliore novità, è già stato ospitato con successo a Piacenza nel dicembre 2011. La regia è di Sara Bonaventura, Iacopo Braca, Claudio Cirri e Daniele Villa. Il progetto è nato nell’ambito del “cantiere produttivo” dal titolo “Nuovi sguardi per un pubblico giovane” avviato dal Teatro delle Briciole nel 2010, grazie al quale viene affidato a giovani gruppi della ricerca italiana il compito di creare uno spettacolo per bambini, nella convinzione dell’importanza di un confronto con esperienze teatrali differenti rispetto all’universo tradizionalmente definito come teatro-ragazzi.

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“La repubblica dei bambini” è frutto della collaborazione con Teatro Sotterraneo, un collettivo di ricerca teatrale nato nel 2004 e che abbiamo avuto occasione di vedere a Piacenza anche in occasione del Festival “L’altra scena”. Dopo la partecipazione alla Generazione Scenario 2005, il collettivo nel 2009 riceve il Premio Speciale Ubu come “uno dei gruppi guida dell’attuale ricambio generazionale”. Teatro Sotterraneo lavora da sempre su due piani: il coinvolgimento diretto e decisionale dello spettatore e la dimensione ludica dell’interazione teatrale, nel tentativo di conservare il riso e il tragico quasi nello stesso frammento.

Due attori (Chiara Renzi e Daniele Bonaiuti) irrompono sulla scena e cominciano a progettare il loro paese in miniatura. Servono delle leggi. Servono dei luoghi. Servono delle cose. Si parte da zero, tutto è da costruire, liberi di costruirlo come vogliamo. La micronazione è una scena vuota, deserta, che lentamente si popola e riempie, magari anche degli stessi elementi che compongo il panorama teatrale (luci, musiche ecc) oppure di segnali che diano regole (cartelli, striscioni ecc) di modo che ai bambini sia dato vedere come da un vuoto si possa edificare una Polis. L’incognita è sul tipo di Polis.

In questo quadro il coinvolgimento diretto dei bambini pare un necessario rovesciamento. I bambini non dispongono solitamente di potere diretto. Sui bambini non gravano responsabilità. I bambini vivono in un mondo normativo, fatto di ordini, obblighi e divieti. È nella natura delle cose, che il vecchio guidi il fanciullo. E del resto il fanciullo non potrebbe decidere su cose di cui non ha ancora fatto esperienza. Nel costruire una nazione in miniatura si prova a dotare i bambini di un potere inedito e fatto su misura. Sullo sfondo un piccolo luogo deserto in cui dar vita a una società, “Robinson Crusoe” ma anche il serial “Lost”, e naturalmente “Il signore delle mosche” di Golding. Si tratta di una piccola Cosa Pubblica, si tratta di uno spettacolo teatrale dove la finzione è evidente perché è il motore dell’immaginazione, si tratta di un paese in miniatura che si spegnerà quando si spegneranno le luci che lo illuminano, ma al tempo stesso si tratta di una possibilità. Per tutte le attività di “Salt’in banco” la prenotazione è obbligatoria e deve pervenire all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita, telefono 0523.315578 – fax 0523.338428; scuola@teatrogiocovita.it.