Antica Osteria del Teatro fallita. Lo chef Chiappini Dattilo: «Tornerò presto»

Se ne va un altro pezzo di Piacenza. Un pezzo da novanta visto che parliamo dell'unico ristorante stellato della città, simbolo dell'alta cucina piacentina: l'Antica Osteria del Teatro. Il locale, fondato nel 1976 dal grande chef Georges Cogny e poi rilevato e ampliato da Filippo Chiappini Dattilo, suo allievo, è rimasto chiuso dall'estate destando grande perplessità già a settembre quando normalmente riapriva i battenti dopo la pausa estiva. Ora è ufficialmente arrivata la dichiarazione di fallimento: il Tribunale l'ha emessa nei giorni scorsi con provvedimento firmato dal giudice Maurizio Boselli. A curare la procedura fallimentare è l'avvocato Maria Cristina Borlenghi del Foro di Piacenza. Era da tempo che si parlava delle difficoltà di gestione di un ristorante con pochi coperti, una cantina da mille e una notte e la costante ricerca della qualità estrema, dalle materie prime alla lavorazione, al servizio, all'atmosfera. Un'eccellenza, insomma, che non poteva certo essere a buon mercato e la crisi economica degli ultimi anni ha contribuito a minare. L'epilogo, il peggiore, è dunque dello scorso 18 gennaio: fallimento. 

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Ma se l'Antica Osteria del Teatro di via Verdi non ci sarà più, lo chef Filippo Chiappini Dattilo non molla la presa: «E' stato un duro colpo, un grande dispiacere ma non smetterò certo di cucinare». Non sa ancora come e dove, non di preciso almeno, ma di certo la sua professionalità troverà un nuovo sbocco, una nuova soluzione. «I miei obiettivi sono sempre gli stessi: valorizzare il mio territorio, Piacenza, con la ricerca e l'innovazione culinaria».