Acqua e agricoltura, risparmiare si può. L’agronomo Andrea Fiorini ha commentato a Radio Sound i risultati di uno studio dell’Università Cattolica.
Il Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali Sostenibili della facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali, Università Cattolica del Sacro Cuore ha studiato come combinare alle pratiche di agricoltura conservativa, un sistema irriguo innovativo ed efficiente come l’irrigazione ad ala gocciolante sotto-superficiale (Subsurface Drip Irrigation; SDI).
Alla luce del contesto attuale di siccità – spiega il ricercatore della Cattolica Andrea Fiorini – sempre più estesa e prolungata, una gestione efficace dell’acqua in agricoltura è oggi una priorità. Soprattutto per un sistema agro alimentare produttivo, dinamico ed efficiente. L’obiettivo è stato perseguito attraverso la combinazione di queste due novità. Una è una pratica agricola di gestione dell’agro sistema che conosciamo da qualche anno. In particolare mira, tra le varie cose, a ridurre le lavorazioni e a ritornare ad aumentare la fertilità organica del terreno. A questo abbiamo associato un impianto di irrigazione innovativa che si chiama sub-irrigazione.
Non è altro che la manichetta che conosciamo ad esempio per la coltivazione del pomodoro, posizionata sotto la superficie. In questo modo l’acqua viene somministrata direttamente e si riducono le perdite per veicolazione della risorsa irrigua, quindi il trasporto di fatto dell’acqua fino al campo.
I risultati della prova triennale condotta dal team di ricercatori della facoltà di Scienze agrarie documentano l’ottima capacità di questo mix ideale (sub-irrigazione, in combinazione con pratiche di agricoltura conservativa), nel sostenere le rese agrarie (+30%), «assicurando un miglior utilizzo della risorsa irrigua (-20/25% di acqua) e dei fertilizzanti (+10-15% dell’efficienza d’uso)- spiegano i ricercatori-. Il sistema a sub-irrigazione è particolarmente efficace durante le annate siccitose e quando la distanza tra le ali gocciolanti corrisponde alla distanza fra le file della coltura, collocando di fatto ogni fila su una singola ala gocciolante».
Si propone, quindi, come una soluzione promettente e di pronto impiego per contrastare la carenza della risorsa idrica in atto, salvaguardando le rese delle colture e favorendo l’adattamento dei sistemi agricoli al cambiamento climatico.
Una gestione efficiente della risorsa irrigua in agricoltura che va nella direzione di un sistema agroalimentare produttivo, dinamico e sostenibile.
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