Addio a Vittorio Anelli, pilastro della cultura piacentina: “Intellettuale e politico di grande levatura”

Piacenza dice addio a Vittorio Anelli, figura centrale della cultura e della politica piacentina. Aveva 83 anni. Insegnante per oltre 30 anni nelle scuole superiori della città, nello specifico docente di Italiano e Latino, Anelli è stato alla guida della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi dal 2008 al 2013. Inoltre ha diretto il Bollettino Storico Piacentino dal 1978 al 2020.

In politica è sceso in campo come assessore alla Cultura per la giunta Vaciago dal 1994 al 1998 e ancora dal 1999 al 2004 per il sindaco Dario Squeri.

Il cordoglio del sindaco Tarasconi

Vittorio Anelli ha contribuito a rendere Piacenza un laboratorio culturale permanente, con sguardo lungimirante e una capacità di innovare davvero unica.

Professore, intellettuale e politico di grande levatura, Vittorio ha dato tanto alla comunità piacentina in ogni ambito che l’ha visto protagonista.

Come assessore comunale alla Cultura dal ’94 al ‘98 ha lasciato un segno indelebile, riuscendo a unire l’amore per il territorio, l’enorme bagaglio culturale e la sua innata curiosità che lo spingeva ad avere una visione nuova, moderna, proiettata al futuro. Tutti noi dobbiamo essergli grati. Ci mancherà.

Il cordoglio dell’Amministrazione comunale

“Apprendiamo con sincera costernazione della scomparsa del professor Vittorio Anelli, nel ricordo della sua statura politica e intellettuale, del senso delle istituzioni che lo ha sempre contraddistinto e del suo amore per il territorio, di cui ha promosso e tutelato il patrimonio artistico e culturale con autentica passione e straordinaria competenza”. Così la sindaca Katia Tarasconi e l’assessore alla Cultura Christian Fiazza esprimono, anche a nome dell’Amministrazione comunale, il cordoglio per la perdita di una personalità profondamente colta e stimata, che “ha contribuito – sottolineano – in anni lontani e molto diversi dall’epoca odierna, a rendere Piacenza un laboratorio culturale permanente, con sguardo lungimirante e capacità di innovare”.

Aggiunge l’assessore Fiazza: “Ero legato al professor Anelli da sincera amicizia e ne ricordo i tratti più salienti: intellettuale, profondo conoscitore della realtà e della cultura piacentina ma soprattutto uomo aperto al nuovo, al fare, alla necessità di rendere Piacenza una città di ampio respiro culturale. Vittorio mi ha preceduto nel ruolo di assessore che ha ricoperto dal 1994 al 1998 e ritrovo, in lui, quella necessità di fare squadra, di unire più forze per rendere Piacenza più attrattiva dal punto di vista culturale. Le istituzioni cittadine non avevano segreti per un uomo che ha fatto della cultura l’epicentro della propria esistenza, in tutti i ruoli che ha ricoperto: da insegnante ha saputo relazionarsi coi suoi studenti, da assessore è stato in grado di costruire vie e percorsi nuovi che hanno gettato solide basi per gli anni a venire”.

Il cordoglio di Paola De Micheli

“La comunità piacentina perde con il professor Vittorio Anelli una figura di grande valore umano e intellettuale, e un amministratore capace e sempre dedito al bene comune. Ma prima del ricordo dell’uomo delle istituzioni, che ha servito con rigore e senso civico, viene quello personale di sua ex studente al liceo. E’ stato un grande privilegio aver seguito le sue lezioni: in quegli anni la passione e la profondità dei suoi insegnamenti hanno riempito e cambiato la mia vita, come quella di tanti giovani. Voglio esprimere alla famiglia del professor Anelli tutto il mio cordoglio e affetto”. 

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