“I volantini si perdono nelle tasche e tra i libri, gli adesivi restano dove vengono apposti”. E’ con questo spirito che l’Arma dei carabinieri, la Provincia di Piacenza e la prefettura hanno ideato i primi adesivi anti-truffa. Si tratta di due modelli.
Il primo è il tradizionale vademecum che illustra come comportarsi quando al nostro campanello suona un sedicente tecnico, funzionario o rappresentante delle forze dell’ordine.
Le regole sono sempre le stesse riassumibili in una raccomandazione: “Non abbiate paura di chiamare le forze dell’ordine”. Quando suona qualcuno sostenendo di dover controllare la rete idrica, la rete del gas, raccontando di furti, incidenti, fughe di sostanze tossiche e quant’altro, chiamate sempre le forze dell’ordine.
Nel caso il tecnico in questione o il rappresentante delle forze dell’ordine fosse davvero chi dice di essere nessuno vi “sgriderà” per aver chiamato per un falso allarme. Non finirete nei guai se i vostri sospetti si riveleranno infondati: le forze dell’ordine sono consapevoli che le truffe sono una vera piaga e hanno piacere a intervenire anche per semplici sospetti e dubbi. Quindi non ascoltate le rassicurazioni o le velate minacce di chi avete davanti: non aprite e telefonate al 112 o al 113.
Il secondo adesivo, dal sapore un po’ provocatorio, mira a disincentivare eventuali malintenzionati: “Chi abita qui riconosce i truffatori”. L’Arma ne donerà copie a coloro che parteciperanno agli incontri organizzati proprio dalle forze dell’ordine nelle parrocchie e nei centri per anziani.
“Attualmente, negli ultimi anni, sempre più persone intuiscono le truffe, merito dell’opera di sensibilizzazione capillare e abituale. Ma ancora troppe sono le vittime di questi criminali. Criminali che sfruttano molto spesso la solitudine di alcuni cittadini anziani, che vengono ingannati dalla capacità di porsi e di parlare dei truffatori. È dunque con grande piacere che oggi presento questi adesivi“, commenta il prefetto Paolo Ponta.
“La truffa è un reato a complicità necessaria, nel senso che senza l’aiuto involontario della vittima il reato non viene messo a segno. Dunque è fondamentale la formazione dei cittadini che mettiamo in atto insieme agli enti locali. Per questo ho voluto coinvolgere la Provincia. Il volantino si perde e si dimentica, l’adesivo resta dove è utile che stia“, spiega il comandante provinciale dei carabinieri, Pierantonio Breda.
Breda conferma l’importanza di telefonare alle forze dell’ordine: “Non ci aspettiamo chiamate dettagliate quando ci si accorge di essere in presenza di una truffa. Ai cittadini diciamo: chiamate, anche se avete informazioni parziali, avvertite le forze dell’ordine anche se non avete molti elementi. Magari voi avete una descrizione parziale, ma noi possiamo contare sulle pattuglie che sono in strada e sulle telecamere di sorveglianza installate per le strade: un piccolo indizio può essere molto utile“.
“Sottolineo lo spirito di collaborazione tra istituzioni, un esempio importante di enti che lavorano insieme per la sicurezza e il bene dei cittadini. Spero anche che progetti come questo facciano sentire le istituzioni vicine ai cittadini. Un’iniziativa concreta di fronte alla quale i cittadini devono sentirsi protetti“, commenta Monica Patelli, presidente della Provincia.
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