Gentile Consigliere Tagliaferri, ho letto con attenzione la Sua lunga lettera, nella quale si susseguono rilievi critici su molteplici fronti, dalla sanità alla sicurezza urbana, dall’urbanistica al dissesto idrogeologico, fino al PNRR. Comprendo che l’opposizione abbia il compito di stimolare il dibattito, ma ritengo opportuno chiarire come la rappresentazione che Lei propone dell’operato della Regione Emilia-Romagna sia profondamente parziale e non corrisponda alla realtà dei fatti.
Anzitutto, respingo con decisione l’idea che la Giunta e la maggioranza “vadano in vacanza” o che l’azione amministrativa si fermi nei mesi estivi. Proprio in queste settimane si stanno portando avanti interlocuzioni serrate con il Governo, anche in vista delle scadenze legate al PNRR, per garantire che ogni euro disponibile sia investito in opere e servizi utili alla comunità. Il Presidente De Pascale ha impostato da subito un metodo di lavoro improntato alla concretezza e al confronto istituzionale, anche con le opposizioni, ben lontano dalla caricatura di immobilismo che Lei descrive.
Sul tema della sanità, l’Emilia-Romagna continua a essere una delle Regioni con i migliori indicatori nazionali per qualità e accessibilità delle cure, nonostante le pesanti difficoltà comuni a tutto il Paese: carenza di personale, aumento della domanda di servizi e mancati adeguamenti del Fondo Sanitario Nazionale ai reali fabbisogni regionali.
Il disavanzo a cui Lei fa riferimento è frutto di scelte nazionali che hanno scaricato sulle Regioni costi aggiuntivi senza coperture adeguate. In questo contesto, la Giunta sta lavorando per garantire stabilità ai servizi, ridurre le liste d’attesa e investire sull’assistenza territoriale, anche con strumenti come i CAU, che stanno rispondendo a esigenze reali di molti cittadini.
Quanto ai fatti gravi avvenuti in alcune strutture, nessuno li ha mai minimizzati: sono oggetto di indagini e di interventi immediati, con il massimo rispetto per la magistratura e per la verità dei fatti.
Sul PNRR, la Regione ha trasmesso entro i termini richiesti l’elenco degli interventi realizzabili e sta lavorando per rispettare ogni scadenza, in coordinamento con il Governo e con gli enti locali. I cantieri aperti in Emilia-Romagna su edilizia scolastica, sanità, digitalizzazione e opere strategiche testimoniano che i fondi europei vengono utilizzati e non lasciati sulla carta.
Per quanto riguarda sicurezza urbana e aree interne, la Regione ha in campo progetti concreti: bandi per la rigenerazione urbana, investimenti nelle infrastrutture, sostegno a forze dell’ordine e polizie locali, e interventi sociali per affrontare le cause profonde del disagio e della marginalità. È facile dipingere il quadro con tinte fosche, ma la realtà è che l’Emilia-Romagna è ancora oggi tra le regioni con più alta qualità della vita, grazie anche a queste politiche.
Sul dissesto idrogeologico, ricordo che la Regione investe ogni anno decine di milioni di euro in prevenzione e messa in sicurezza, e che dopo l’alluvione del 2023 è stato avviato uno sforzo straordinario di ricostruzione, riconosciuto anche a livello nazionale ed europeo.
Infine, in merito all’urbanistica, la L.R. 24/2017 ha avuto il merito di coniugare sviluppo e tutela del territorio, contrastando il consumo di suolo e promuovendo rigenerazione urbana. Le modifiche restrittive al “Salva Casa” sono state dettate dall’esigenza di garantire qualità edilizia e sicurezza, non certo da un’ideologia contraria allo sviluppo.
La Regione Emilia-Romagna, sotto la guida del Presidente De Pascale, continuerà a lavorare con serietà e impegno, in piena trasparenza e con la porta aperta al contributo costruttivo di tutti. Non accettiamo l’idea che la politica sia ridotta a uno scambio di slogan: il nostro compito è affrontare i problemi con competenza e con la consapevolezza che le sfide complesse richiedono tempo, risorse e cooperazione, non semplificazioni superficiali.
Rivolgo dunque l’invito a proseguire il confronto su dati, proposte concrete e strumenti verificabili, nell’interesse esclusivo dei cittadini emiliano-romagnoli.
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