Non va in vacanza l’Appennino Festival. A Bobbio nel chiostro di San Colombano la rassegna diretta artisticamente da Maddalena Scagnelli approda mercoledì 16 agosto alle 21.15: “Canti di mare e d’Appennino”. Si tratta del titolo della serata che vede protagonisti il gruppo Enerbia e il Coro Val Curiasca.
Prevista invece un’immersione nei suoni del Mediterraneo con il concerto del 18 agosto a Termine Grosso di Travo, nel Teatro Organico Perduca, alle 21, con la Banda Ikona e il suo “Mediterraneo Ostinato”.
Il 22 agosto alla chiesa di San Colombano di Vesimo di Zerba, alle 18, si esibiscono Elena Galetti al violoncello, Silvia Sesenna alla spinetta, Maddalena Scagnelli al violino e Lucia Colonna alla viola.
L’evento si presenta come un viaggio fra gli antichi repertori sacri legati ai cammini e ai vagabondaggi, sulle orme dei viandanti che percorrevano la Francigena, ma anche le Vie del Sale dal mare ai monti. Nella fitta trama di sentieri e di strade che attraversano le valli e che mettono in comunicazione la pianura con il mare non si sono solo scambiate merci, come l’olio e il sale, ma è fiorita nel corso dei secoli una ricca tradizione musicale, per molto tempo tramandata solo oralmente da musicista a musicista. La musica, il ballo e il canto segnavano i momenti più importanti della vita delle genti dell’Appennino. Dal fidanzamento al matrimonio. Dalla gioia del ritorno della stagione primaverile alle feste nelle notti d’estate fino alle nascite e alle morti.
Riprendono allora queste antiche tradizioni e questi repertori diffusi principalmente sul versante che degrada verso il mar Ligure. E lo fanno accompagnandosi al Coro Val Curiasca che nasce a Coli dalla passione di alcuni giovani per il canto popolare. Da una passione è nato un progetto che si è concretizzato in un disco: si intitola “Le nostre radici” e verrà presentato in anteprima proprio nel concerto del 16 prima dell’uscita prevista in autunno. Un’occasione unica dunque, quella della serata dell’Appennino Festival, di ascoltare per la prima volta i racconti cantati di osterie, brughiere e banditi, amori e battaglie raccolti ed eseguiti, come è stato per generazioni in montagna, dal Coro Val Curiasca.
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