Contro il diretto inseguitore Ares Milano il Piacenza Baseball ottiene l’obiettivo minimo che si prefissava ossia il pareggio. Al De Benedetti i lombardi primeggiano in gara1 (11-6) ma Piacenza risponde vincendo gara2 (11-5). Restano quindi immutate le distanze in classifica con i biancorossi che sarebbero ai play-off se il girone finisse oggi ma invece restano cinque giornate nel corso delle quali bisognerà difendere a denti stretti l’esiguo argine di vantaggio.
Nella prima partita Piacenza lotta alla pari per quattro innings dopo di che si smarrisce lasciando campo aperto agli ospiti. L’Ares mette avanti il naso per primo con un 2-0 che i padroni di casa pareggiano al 3° con i singoli di Contardi, Hernandez, Pancini e Chacon. Solo la battuta in doppio di gioco di Salgado frena un attacco che poteva rivelarsi ben più prolifico. Ogni buona intenzione biancorossa svanisce quando un ottimo Hernandez deve scendere al 5° dal mound avendo raggiunto il numero massimo di lanci consentito ad un U18.
Da quel momento la partita cambia inerzia, l’Ares mette in cascina 9 punti in due attacchi e in sostanza il la vittoria prende la strada per Milano. Il line-up piacentino ha le polveri bagnate con i soli Hernandez e Pancini veramente sul pezzo con i rispettivi score personali a 3su5 e 4su5. Sono loro a firmare il punticino al 5° per il resto pochi sussulti. Segni di vitalità solo al 9° quando i buoi sono da tempo fuggiti dalla stalla. Tre punti e tre rimasti in base, per un 11-6 magari più onorevole ma che non muta la realtà delle cose. Piacenza chiude con questo sprazzo un match per buona parte condotto in salita e dal quale ci si aspettava molto di più.
Sulla falsariga di quanto accaduto all’andata, Piacenza si rifà facilmente al pomeriggio con una netta vittoria propiziata da una maggiore disciplina nel box di battuta e dai troppi errori, sei, commessi in difesa dall’Ares. A due terzi del suo svolgimento la partita è in mani biancorosse senza che l’Ares possa onestamente far intuire credibili propositi di rimonta. L’inning più sostanzioso è il 4°, fatto di 5 punti che sbloccano il momentaneo 2-2 (singoli di Pancini e Chacon e due pesanti errori lombardi).
Da Silva giganteggia con 10 eliminazioni al piatto in 6 riprese e così il copione è ribaltato rispetto al mattino. Ares arranca mentre Piacenza implementa man mano il vantaggio fino al giusto 11-5 finale. Il malcelato obiettivo biancorosso erano due vittorie ma anche questo pareggio può essere accettato soprattutto per il modo in cui è maturato. La strada per i play-off è ancora maledettamente lunga ma al contempo sempre più credibile per il nove di D’Auria.
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