Esame del DNA sul cadavere ritrovato sabato scorso tra le acque del fiume Trebbia nella zona di San Nicolò, poco distante dal Ponte Paladini. Il ritrovamento è avvenuto per mano di alcuni turisti che si trovavano in quel momento in riva al corso d’acqua e che hanno notato qualcosa di strano affiorare dalla superficie del fiume.
Sul posto erano intervenuti i vigili del fuoco che avevano recuperato la salma per poi affidarla ai medici legali e ai carabinieri. I militari stanno cercando di chiarire l’identità dell’uomo, per ora sconosciuta dal momento che la vittima non aveva documenti con sé.
Appare un uomo di carnagione chiara e intorno ai 50 anni d’età. Per saperne di più, come detto, gli investigatori hanno disposto l’esame del DNA. Il medico legale ha effettuato una prima, superficiale analisi sul corpo e non sarebbero presenti segni o ferite che farebbero pensare a una morte violenta. Le indagini però sono ancora in corso.
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