Carabinieri arrestati. Nessuna tortura, pochi grammi spacciati per ripagare gli informatori e sequestrare ingenti dosi di stupefacenti. E’ in sostanza questo il cuore delle dichiarazioni di Giuseppe Montella, il carabiniere arrestato insieme ad altri cinque colleghi nell’ambito dell’operazione Odysseus del luglio scorso. Montella si trova nel carcere di Verbania e questa mattina, durante l’udienza a Piacenza Expo dove si tiene il processo, era collegato in videoconferenza. L’appuntato ha respinto le accuse di tortura, mentre è entrato nel dettaglio per quanto riguarda lo spaccio di droga. Droga che effettivamente i militari della caserma Levante avrebbero ceduto ad alcuni informatori, ma per buoni fini: pochi grammi ceduti per sequestrarne oltre un chilo: “Non ci guadagnavo niente”, ha detto Montella.
Allo stesso tempo, però, Montella ha voluto ribadire che tutti sapevano: “Ne ho fatte cavolate dottore, però se mi devo prendere le colpe degli altri no. Dentro la caserma tutti sapevano, non potevi non sapere perché ci si stava dalla mattina alla sera insieme”.
A tal proposito, l’appuntato ha chiesto scusa alla città di Piacenza e all’Arma, per aver tradito i valori che gli sono stati insegnati”.
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