Economia

Caro prezzi, frenata a Piacenza nel 2024: ma impennata per quanto riguarda vacanze e affitti

Nel 2024, secondo le elaborazioni della Camera di Commercio dell’Emilia su dati Istat, in provincia di Piacenza la variazione media dell’indice dei prezzi al consumo ISTAT per l’intera collettività (NIC) rispetto al 2023  è stata pari a +0,9%, con un evidente calo rispetto alla variazione media annua del 2023 (+5,3%) e un dato leggermente al di sotto di quello regionale e nazionale (entrambi a +1,0%).

Nonostante il modesto incremento percentuale complessivo, per la spesa abituale delle famiglie i rincari oltre la media – seppure con variazioni differenziate – hanno riguardato voci importanti quali l’istruzione, gli affitti, le assicurazioni, le vacanze, gli alimentari e le bevande analcoliche, i mobili, i servizi sanitari e le spese per la salute; in flessione, invece, altre significative voci, tra le quali spiccano gli approvvigionamenti energetici.

Luglio e dicembre sono stati i mesi, in termini tendenziali, con l’inflazione maggiore (+1,4%), con una sostanziale replica nei mesi di novembre e dicembre; gennaio, al contrario, è stato il mese che ha registrato l’inflazione più bassa (+0,2%).

Nel confronto con le altre province emiliano-romagnole, Piacenza si colloca al quinto posto della graduatoria regionale, in coabitazione con Ravenna e preceduta da Rimini (prima in classifica), Parma, Ferrara e Bologna.

Sulla base delle divisioni di spesa, il maggior incremento medio tendenziale dei prezzi ha riguardato il capitolo “pacchetti vacanza” (+10,7%), quello dei “servizi di alloggio” (+7,4%), gli “effetti personali” (+6,3%), “servizi ricettivi e di ristorazione” (+5,5%); a seguire, “servizi postali” (+4,6%), “assicurazioni” (+4,2%)”, “affitti reali per abitazione” (+3,7%), “tabacchi” (+3,4%), “istruzione” (+2,8%) e “prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+1,4%). Risultano in diminuzione, invece, gli “apparecchi telefonici” (-17,5%), la voce “comunicazioni” (-6,9%) e il capitolo “abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili” (-4,8%); all’interno di quest’ultimo, si evidenzia la decisa riduzione, nel corso dell’anno, dei prezzi delle ultime tre voci, ovvero “elettricità, gas e altri combustibili” (-14,4%).

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