Una sezione del fusto donata dal Comune di Piacenza è esposta in via permanente presso la sede dei Carabinieri Forestali.
Una sezione del fusto del Cedro dell’Atlante crollato ai Giardini Margherita sotto il peso della neve caduta nei giorni 27-28 dicembre 2020 è stata donata dal Comune di Piacenza ai Carabinieri Forestali, che lo hanno sistemato all’ingresso della loro storica sede presso l’ex Convento di Sant’Anna in via Caccialupo.
Nei mesi scorsi l’Amministrazione comunale con specifica determinazione dirigenziale aveva manifestato la volontà di cedere a titolo gratuito il legno del cedro ad istituti scolastici di ogni ordine e grado, associazioni e/o organizzazioni di volontariato, enti, istituti, fondazioni senza fini di lucro e impegnate/i in iniziative di interesse pubblico aventi sede nel Comune di Piacenza nonché a singoli cittadini residenti nel Comune di Piacenza. Condizione necessaria per la cessione era l’impiego del legno donato per finalità non di lucro, nel territorio comunale, a scopi educativi, e/o artistici e/o di interesse pubblico.
Ciò premesso, i Carabinieri Forestali di Piacenza, rappresentati dal comandante Tenente Colonnello Giampiero Rutili, avevano fin da subito manifestato l’interesse a ricevere una porzione del fusto del cedro atlantico per finalità storico/didattiche.
La consegna è avvenuta a novembre e la sezione del tronco, dopo un intervento di restauro effettuato dagli stessi Carabinieri Forestali, è ora esposta in via permanente presso la sede del Comando Gruppo.
Dall’esame della sezione, avente un diametro massimo di circa 1,50 metri, uno spessore di 40 centimetri ed un peso di circa 3 quintali, è stato possibile stimare l’età dell’albero in circa 130 anni. L’esemplare infatti fu messo a dimora alla fine del XIX secolo allorché i Giardini Margherita, donati al Comune di Piacenza nel 1856 dal Conte Giacomo Costa, furono oggetto di una nuova sistemazione a cura del torinese Giuseppe Roda, giardiniere di Casa Savoia e noto progettista di parchi.
Lungo tutta la superficie della sezione del tronco sono stati apposti piccoli numeri corrispondenza degli anelli di accrescimento del legno, ognuno dei quali corrisponde ad un evento di importanza storica riguardante l’Arma dei Carabinieri. Ogni fatto è stato quindi ricollegato ad una determinata età della pianta. Numerosissimi sono i fatti ricordati ricordati dal 1893 al 2020, tutti descritti in un tabellone posizionato sopra la sezione del fusto: si va dalle operazioni di soccorso alle popolazioni in occasione del terremoto di Messina nel 1908 per le quali l’Arma fu decorata di Medaglia d’Oro di Benemerenza, passando dal martirio del Vicebrigadiere Salvo D’Acquisto ad opera di militari tedeschi nel 1943, all’uccisione di tre giovani Carabinieri a Fiesole nel 1944 che si offersero ai tedeschi salvando la vita a dieci cittadini ostaggi, alla strage di Peteano del 1972 in cui persero la vita tre carabinieri ed uno rimase gravemente ferito, all’omicidio del Prefetto Carlo Alberto Dalla chiesa, già Generale dell’Arma, nel 1982, alla strage di Nassiriya del 2003 e tanti altri eventi che hanno caratterizzato la storia dell’Arma.
Non mancano neppure i richiami a numerosi fatti storici riguardanti il Corpo Forestale dello Stato, confluito nell’Arma dei Carabinieri dall’inizio del 2017, tra i quali ad esempio l’istituzione della Scuola Forestale di Cittaducale nel 1905, un pauroso incendio boschivo del 1983 in Sardegna ove persero la vita due Sottufficiali ed un operaio forestale oltre a vari volontari, il conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Civile al Corpo Forestale dello Stato nel 1956 per gli interventi di soccorso prestati in occasione della grande nevicata, il conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Civile nel 2002 in occasione del 180° anniversario della fondazione e tanti altri eventi.
Con l’esposizione della sezione del tronco si è voluto esaltare il ricordo del Cedro dei Giardini Margherita, il quale continuerà per sempre ad essere un simbolo della città di Piacenza ed un testimone di tanti eventi della storia dell’umanità.
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