Economia

Pmi e artigianato, cala l’occupazione a marzo. CNA: “Serve un programma graduale ma rapido di riapertura dell’economia”

L’emergenza Coronavirus che dalla fine di febbraio ha investito anche il nostro Paese, ha avuto effetti negativi sull’occupazione già dal mese di marzo.

A rilevarlo è l’Osservatorio mercato del lavoro CNA, curato dal Centro studi della Confederazione, che analizza mensilmente le tendenze dell’occupazione nelle piccole imprese e nel mondo dell’artigianato; analisi su un campione di quasi 20mila aziende associate con circa 140mila dipendenti.

L’occupazione tra i “piccoli” a marzo si è infatti ridotta dello 0,4% rispetto a febbraio. In sei anni di monitoraggio effettuato da CNA, si tratta della prima volta con il segno meno nel periodo gennaio-giugno. Un dato negativo considerato, purtroppo, un anticipo delle più consistenti perdite previste per i mesi di aprile e anche per quelli seguenti.

Il crollo della domanda di lavoro

Il calo registrato da CNA è frutto sia del crollo della domanda di lavoro (-24,8% su base annua), sia della mancata sostituzione dei lavoratori andati in pensione o con contratto a tempo determinato scaduto. Una tendenza destinata a prolungarsi non si sa per quanto tempo. Tendenza aggravata dalla scure dei licenziamenti che si abbatterà con ogni probabilità anche sulle posizioni a tempo determinato a partire dalla metà di maggio.

“Il segno negativo sull’andamento occupazionale già dal mese di marzo dimostra purtroppo che le misure adottate dal governo; in particolare le ingenti risorse destinate agli ammortizzatori sociali e il blocco dei licenziamenti fino a metà maggio, non sono sufficienti a garantire i posti di lavoro”.

“La finanza pubblica, ovviamente, non potrà offrire un sostegno illimitato nel tempo a un sistema produttivo che sta soffrendo lo stallo pressoché totale della domanda interna e la grave debolezza di quella estera”. Così commenta il Presidente provinciale di CNA, Giovanni Rivaroli.

In particolare è a repentaglio l’esistenza delle filiere produttive in cui le imprese artigiane, micro e piccole, sono più esposte alla recessione. Diventa indispensabile, quindi, il varo in tempi rapidi di un programma graduale di riapertura dell’economia; ovviamente nel più ampio rispetto di tutte le misure necessarie a garantire la tutela della salute. Vanno affiancati incentivi economici e sgravi di natura fiscali per sostenere tutte le attività produttive che hanno pesantemente risentito di quasi tre mesi di stop forzato”.

Iscriviti per rimanere aggiornato!

Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.

Share

Articoli recenti

Eroina, un passato che ritorna. Il 20 novembre spettacolo sul podcast di Masiar Pasquali

Giovedì 20 novembre alle 21 al Teatro Filodrammatici è in programma uno spettacolo per ripercorrere…

12 ore fa

Il Museo Collezione Mazzolini a Bobbio celebra i suoi 10 anni il 23 novembre

Domenica 23 novembre 2025, il Museo Collezione Mazzolini celebra i dieci anni dalla sua inaugurazione…

13 ore fa

Albasi (Pd): “Tagli insostenibili a Province e Comuni, il Governo intervenga subito”

«La situazione finanziaria in cui si trovano oggi Province e Comuni è il risultato di…

14 ore fa

Educare alla Speranza in un tempo fragile, mercoledì 19 novembre a San Nicolò

"Educare alla speranza in un tempo fragile" è il titolo di una serie di incontri…

16 ore fa

“Giraffe verdi”, con Eureka, Casa del Fanciullo e Fondazione una nuova scuola d’infanzia: “Polo didattico d’eccellenza” – AUDIO

Dalla sinergia tra le cooperative sociali Eureka e Casa del Fanciullo, col sostegno di Fondazione…

16 ore fa

Diritti dell’Infanzia, a Piacenza bambini protagonisti nei luoghi d’arte e cultura – AUDIO

Il 20 novembre si celebra la Giornata internazionale e la Giornata italiana per i diritti…

16 ore fa