“Ritengo doveroso sottolineare la forte contrarietà ad una decisione che, visti i problemi su altre vicende cittadine, è passata un po’ in sordina in questi giorni, ossia il fatto che il Comune di Piacenza abbia deciso di assegnare ben 60.000 euro alla cooperativa Poleis di Ferrara per l’aggiornamento del regolamento della partecipazione. Parliamo della stessa cooperativa che aveva già incassato altri 40.000 euro per il cosiddetto “sondaggio sulla sicurezza”, arrivando così ad incassare, nel corso di questo mandato, ben 100.000 euro di risorse che arrivano dalle tasche dei piacentini”. Così Luca Zandonella, consigliere comunale della Lega.
Trovo assurdo – continua Zandonella – che si debbano spendere cifre così elevate per un’attività che, come dimostrato in passato, può essere svolta internamente con la collaborazione degli uffici comunali. Durante il precedente mandato, ad esempio, il nuovo regolamento per la gestione degli orti urbani – sempre nell’ambito dell’assessorato alla partecipazione – è stato redatto senza esternalizzazioni, risparmiando risorse pubbliche e valorizzando le competenze interne.
Questa scelta dell’Amministrazione Tarasconi contraddice quanto affermato negli anni scorsi, quando si giustificavano gli aumenti delle tasse comunali anche per l’esigenza di assumere più personale per rafforzare gli uffici e rendere il Comune più autonomo nella gestione delle progettualità. Invece, confermando un trend sempre più in crescita, si sceglie di pagare profumatamente consulenze esterne, smentendo quella linea più volta ripetuta in consiglio comunale, che evidentemente serviva solo ad arrampicarsi sugli specchi per cercare motivazioni all’aumento della tassazione all’interno di un bilancio sano, che non ne aveva bisogno.
Esternalizzare la stesura di regolamento comunale per 60.000 euro non è solo uno spreco, ma anche un controsenso rispetto a quanto dichiarato in questi anni dall’amministrazione Tarasconi: purtroppo siamo ormai abituati a decisioni che smentiscono le dichiarazioni verbali. Colpiscono inoltre le tempistiche – sottolinea il rappresentante del Carroccio – in quanto prima che sia realizzato tutto il percorso si arriverà alla fine del mandato e – come viene spiegato nella carte – si dovranno realizzare “uno o due cicli di laboratorio per quartiere”.
Evidentemente i laboratori realizzati negli scorsi anni non hanno raggiunto i risultati desiderati, se bisogna ripartire nuovamente nelle loro organizzazione. Infine – conclude il consigliere leghista – non può mancare una riflessione sulla responsabilità politica dell’assessore competente Groppelli: chi ricopre quel ruolo è pagato per assumere decisioni, guidare i processi e garantirne il buon esito. Delegare all’esterno ciò che rientra pienamente nelle proprie funzioni significa rinunciare a svolgere in pieno il proprio incarico, forse per non prendersi la responsabilità delle scelte, scaricando su consulenti il lavoro che dovrebbe appartenere all’amministrazione, ma facendolo con i soldi di tutti i piacentini»
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