Ne ha fatta di strada in cinquant’anni il Consorzio Salumi Tipici Piacentini. Cinquant’anni celebrati questo pomeriggio a palazzo Gotico nel corso di un grande incontro a palazzo Gotico. Al centro del dibattito la promozione dei nostri prodotti. Promozione, che significa anche tutela.
I salumi rappresentano la bandiera agroalimentare di Piacenza tanto che la Comunità Europea il 2 luglio del 1996 ha assegnato la Denominazione di Origine Protetta per la Coppa Piacentina, la Pancetta Piacentina e per il Salame Piacentino, il più alto riconoscimento cui un prodotto alimentare possa aspirare. Per questo Piacenza è l’unica provincia in tutta Europa ad avere tre salumi DOP. Questi tre salumi hanno profumi e sapori unici, dove la mano dell’uomo è ancora determinante per la loro produzione, dove ogni pezzo è unico e risulta un piccolo capolavoro alimentare.
“Già diverse nostre aziende stanno esportando sui mercati europei, altri addirittura Stati Uniti, Canada e Giappone. Abbiamo registrato il nostro marchio proprio per tutelare i nostri prodotti proprio in quei mercati su cui stiamo investendo”. Lo spiega il direttore del consorzio, Roberto Belli.
“Per quanto riguarda le sfide che ci attendono oggi, potrei dire che siamo quasi nella stessa situazione di cinquant’anni fa. Allora i nostri produttori si erano dovuti unire per affrontare cambiamenti importanti, penso per esempio all’introduzione del supermercato che ha soppiantato la bottega. Anche oggi le modalità di acquisto, di vendita e le necessità del consumatore cambiano costantemente e a elevata velocità, per questo motivo il Consorzio deve essere all’altezza della situazione per poter competere in un mercato sempre più globale e sempre più difficile. Un mercato dove vince chi propone la qualità migliore; su questo non abbiamo problemi perché da oltre cinquant’anni puntiamo su una qualità altissima”.
Tra gli ospiti illustri anche Luigi Polizzi, direttore generale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
“Oggi siamo a celebrare uno dei consorzi più importanti del paese perché rappresenta tre grandi prodotti della salumeria italiana, conosciuti in tutto il mondo. Prodotti che rappresentano il valore del territorio e di una filiera importante per il sistema agroalimentare italiano. Dobbiamo continuare in questa strategia di promozione dei prodotti a indicazione geografica. Molti degli accordi bilaterali dell’Unione Europea hanno visto come le indicazioni geografiche diano maggiore protezione ai nostri prodotti. Quindi dobbiamo insistere in questi nuovi mercati affinché non solo siano conosciuti, ma anche apprezzati. E allo stesso tempo possano trasmettere un’identità culturale”.
All’evento ha presenziato anche Edoardo Raspelli, celebre giornalista enogastronomico.
“Piacenza ha tre salumi a denominazione di origine protetta che la rendono la città gastronomicamente più segnalata d’Italia. Accanto alle DOP troviamo i salumi tipici e quindi è molto interessante l’unione tra questi due consorzi, diversi ma simili: è quella unitarietà che speriamo possa allargarsi a tutto il nostro paese”.
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