“I dati sono in peggioramento, meno rispetto alla media nazionale, ma non possiamo dormire sonni tranquilli”. Con queste parole il direttore generale dell’Ausl, Luca Baldino, descrive la situazione attuale in merito alla diffusione del Covid-19.
Dal 12 al 18 ottobre sono stati refertati 8176 tamponi, in progressivo aumento. L’Ausl si appresta anche ad aprire da lunedì prossimo un altro polo per l’esecuzione dei tamponi a Piacenza Expo, potenziando anche il servizio a domicilio.
Il numero dei positivi, in questa settimana, dal 12 al 18 ottobre, è arrivato a 279. Ma come spiega Baldino, ci si attende un incremento dei ricoveri nei prossimi giorni. Innanzitutto perché numerosi contagiati iniziano solo ora ad accusare i sintomi, secondariamente perché a breve il territorio piacentino potrebbe risentire della recrudescenza che si sta verificando in Lombardia. Aumenta il rapporto tra tamponi refertati e nuove diagnosi, che si attesta al 3,4%. Ancora inferiore rispetto alla media nazionale, superiore al 5%, ma in ogni caso in crescita.
Sono 1154 le persone in quarantena in quanto contatti stretti, 498 le persone in isolamento fiduciario in quanto positivi.
Al 19 ottobre sono 95 le persone positive, di questi 86 sono studenti e 9 docenti o collaboratori. Si tratta di 36 casi in più rispetto alla settimana precedente. Va specificato un dettaglio importante: gli studenti positivi appartengono a 86 classi in totale, ma i contagi interni accertati (ovvero tra studenti) hanno riguardato solo 18 di queste classi. Una percentuale bassa che ridimensiona il fenomeno del contagio interno alle scuole.
Sono 46 gli istituti interessati: 11 nidi d’infanzia, 16 scuole primarie, 7 scuole secondarie I grado, 12 scuole secondarie di II grado.
“L’incremento dei casi in terapia intensivo è solo apparente”. Lo spiega sempre Baldino. “La settimana scorsa, la Regione ha effettuato un cambio di classificazione. Dalla settimana scorsa i pazienti che sono ricoverati in Unità di terapia intensiva respiratoria della Pneumologia, che abbiamo appena creato, vengono considerati pazienti in terapia intensiva. Però non sono pazienti intubati e non tutti hanno il casco, quindi meno gravi. In terapia intensiva vera e propria abbiamo un solo paziente”.
“A Piacenza siamo in grado di utilizzare al meglio l’app Immuni. Nei giorni scorsi abbiamo avuto il primo caso piacentino identificato proprio all’app Immuni”. Lo annuncia sempre Baldino. “E’ la dimostrazione che sappiamo come utilizzare l’applicazione.
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