Federfarma: “Troppi disagi per chi ritira i farmaci negli ospedali”

Truffa dei farmaci

L’estate è un periodo particolarmente difficile per chi soffre di malattie croniche. Il reperimento presso le farmacie ospedaliere dei farmaci necessari, in questo periodo crea particolari disagi, ancora più gravosi per le fasce più deboli della popolazione,: in particolar modo per gli anziani, costretti a spostarsi con mezzi privati o pubblici per raggiungere l’ospedale di Piacenza.

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La denuncia arriva dai vertici di Federfarma. “Come farmacisti conosciamo bene il problema e siamo estremamente sensibili alle difficoltà che i cittadini incontrano e ci riportano”, spiega il Presidente di Federfarma Emilia-Romagna, Achille Gallina Toschi. “Soprattutto in estate, quando la città si svuota e le reti di aiuto si allentano, sono tantissimi i pazienti che ci chiedono supporto”.

“Purtroppo, non siamo noi a decidere quali farmaci possano essere ritirati nelle farmacie vicino a casa e quali in quelle ospedaliere,” gli fa eco Roberto Laneri, Presidente di Federfarma Piacenza. “Sosteniamo da sempre che i cittadini, soprattutto le fasce più fragili, hanno il diritto di reperire il farmaco in prossimità”.

Va detto che le cose non funzionano allo stesso modo in tutto il Paese. In Liguria, per esempio, è stata avviata una sperimentazione che sta dando risultati positivi per tutte le parti in causa. “Poter ritirare alcuni farmaci salvavita nella farmacia sotto casa invece che solo nelle farmacie ospedaliere, aperte poche ore alla settimana, ha un grande valore,” spiega Paolo Cordani, Segretario di Federfarma Piacenza. “Stiamo parlando non solo di migliorare la qualità della vita per i nostri cittadini, affetti da patologie croniche, ma anche di produrre un risparmio riducendo gli sprechi. Questo grazie ad un migliore controllo della spesa farmaceutica, attraverso la tracciabilità, il monitoraggio informatizzato in tempo reale delle giacenze e la centralizzazione del magazzino”.

Nel 2017 Federfarma ha sottoscritto un accordo con la Regione Emilia Romagna per favorire la distribuzione dei farmaci attraverso la cosiddetta DPC: un servizio moderno, flessibile e a tutela del cittadino, che permette di poter trovare nelle farmacie più vicine a casa i farmaci prima reperibili solamente nei punti di distribuzione ospedalieri, che non comporta alcun aggravio per la spesa pubblica perché sposa il potere contrattuale delle Asl nell’acquisto dei farmaci con la capillarità territoriale delle farmacie nella distribuzione degli stessi. La ASL acquista al prezzo più basso e le farmacie distribuiscono. Tuttavia, ancora oggi sono molti i farmaci che vanno ritirati nelle farmacie ospedaliere.
“Chiediamo alla Regione di incrementare la DPC”, conclude il Presidente Laneri. “sfruttando la rete delle farmacie di prossimità diffuse in modo capillare su tutto il territorio della Provincia di Piacenza, anche nei paesi più piccoli, dove le persone anziane hanno maggiori difficoltà con gli spostamenti. Chiediamo di dare loro la possibilità di reperire farmaci nella farmacia vicino a casa senza doversi spostare negli ospedali delle città, distanti e con orari ridotti. Molto è stato fatto, ma molto è sicuramente ancora da fare. Noi ci siamo, siamo consapevoli del problema e pronti a fare la nostra parte, ma ci aspettiamo un segnale importante da parte della Regione”.

L’auspicio di Federfarma è dunque che il dialogo con le ASL porti a soluzioni ed accordi sempre più efficaci, mirati a ridurre i costi sociali senza gravare sulla spesa pubblica. Le farmacie sono parte integrante del Sistema Sanitario Nazionale e la distribuzione per conto, oltre a sollevare i cittadini dall’incombenza di spostarsi di svariati km per reperire i farmaci nelle farmacie ospedaliere, consente ai pazienti di trovare nel personale delle farmacie un imprescindibile supporto e un alleato per la corretta aderenza alla terapia somministrata, oltre a consigli e informazioni importanti per la loro salute.