Fedex-TNT, protesta Si Cobas davanti alla Cgil: “Siete dalla parte dell’azienda”. La replica: “Slogan insopportabili”. Tensione in via XXIV Maggio

Sindacato Si Cobas, manifestazione in via XXIV Maggio, davanti alla sede della Cgil. Un presidio a cui il sindacato ha dato il titolo di “assedio della dignità”.

La nota del sindacato Si Cobas

“Una nuova pagina di storia per la classe operaia piacentina, mettendo in piazza una vergogna senza precedenti per la storia della CGIL. Erano presenti addirittura lavoratori iscritti alla stessa CGIL e ad altri sindacati confederali, mobilitatisi contro l’atteggiamento filo-padronale agito dalla Filt-CGIL di Piacenza contro la classe operaia piacentina. Nonostante la CGIL abbia chiamato a sua difesa una sorta di “servizio d’ordine” composto da pensionati e da uno sparuto gruppo di operai da fuori Piacenza, la manifestazione degli operai piacentini si è svolta con regolarità e calma come da loro preannunciato”.

“La classe operaia ha dimostrato di non farsi spaventare: non è qualche impiegato stipendiato che può intimorire chi ogni giorno lavora e si spacca la schiena. Vi è un altro contesto in cui in questi giorni gli operai avevano trovato un medesimo servizio “sicurezza”: si tratta dei bodyguard schierati da Fedex-TNT contro gli scioperi operai. Veder replicato il modello aziendale “Fedex” da parte di un sindacato lascia quantomeno interdetti, soprattutto perché volto a contrastare la sacrosanta libertà di critica e manifestazione, a fondamento della nostra democrazia e oltretutto in modo non autorizzato come invece era la manifestazione degli operai. Se il S.I.Cobas organizzasse manifestazioni di questo tipo, sicuramente avrebbe un grave ritorno repressivo”.

“Le provocazioni della CGIL, che aveva cercato di aizzare gli animi dei lavoratori gli uni contro gli altri, non sono pertanto andate a buon fine e il diritto democratico di critica ha potuto concretizzarsi in una manifestazione pacifica e contraddistinta dall’assenza di bandiere, su richiesta degli operai appartenenti a diverse sigle che la hanno convocata.
Il messaggio degli operai della logistica, asse portante del tessuto produttivo piacentino, è stato molto chiaro: la Filt-CGIL deve smetterla di utilizzare il suo ruolo per contrastare le rivendicazioni operaie agendo un ruolo filo padronale. Tutti gli interventi hanno rimarcato il danno subito nelle loro vite lavorative in ragione dell’azione della Filt-CGIL, e manifestato insofferenza verso gli ulteriori colpi portati in questi giorni con la collaborazione alla chiusura del sito Fedex-Tnt”.

“Dal lontano 1981, anno della “marcia dei colletti bianchi”, i lavoratori italiani portavano a casa solo sconfitte e mediazioni al ribasso. Questo trend è stato invertito nel 2011 dal S.I.Cobas e proprio queste conquiste sono oggi sotto attacco concentrico di multinazionali e sindacati interessati più all’interesse di bottega che alla tutela degli operai.
Gli operai hanno annunciato di voler replicare questa manifestazione sotto la sede nazionale della CGIL a Roma, per dar modo di esprimersi anche agli altri operai penalizzati dalle scelte della CGIL. Oltre a questo, garantiscono che sono disposti a lottare per mesi senza retrocedere di un millimetro per ottenere la riapertura del sito Fedex-TNT di Piacenza, a supporto dei cui lavoratori è stata aperta una cassa di resistenza a livello nazionale. Gli operai si appellano agli iscritti CGIL sensibili alla loro resistenza affinché abbandonino in modo simbolico il sindacato, comprendendo il legame a doppio filo con la controparte padronale”.

“Il S.I.Cobas sosterrà i lavoratori con tutte le sue forze, poiché ciò che hanno sempre contrapposto alla prevaricazione e alla discriminazione è una lotta pacifica per il benessere di tutta la collettività piacentina. Crediamo che sia oggi evidente agli occhi di tutti i piacentini la non-casualità dell’operazione repressiva che in marzo aveva portato a 29 denunce e due arresti domiciliari fra gli attivisti S.I.Cobas, volti a intimidire i lavoratori Fedex-tnt per permettere alla multinazionale il suo piano di licenziamenti. Gli operai sembrano però più determinati di prima avendo piena consapevolezza della macchinazione architettata ai loro danni”.

Cgil: “Slogan insopportabili, la nostra risposta civile e pacifica”

“Vogliamo rivolgere il nostro profondo senso di gratitudine a chi questa mattina ha voluto testimoniare la solidarietà alla Cgil con la sola forza delle proprie idee. Non aver reagito a insulti, provocazioni e slogan indegni di chi vorrebbe rappresentare i lavoratori ha dimostrato ancora una volta il senso di responsabilità della nostra gente.
I lavoratori che hanno voluto sostenere ancora una volta la Cgil, la sua storia e i suoi valori sono ben altra cosa rispetto a scellerate aziende che decidono dalla sera alla mattina di chiudere le attività lasciando nella disperazione centinaia di persone e le loro famiglie.

Un ringraziamento particolare va agli operai della logistica iscritti alla Filt Cgil. La nostra è stata una risposta ferma, democratica e responsabile di fronte a una manifestazione annunciata contro la chiusura dello stabilimento FedEx che si è trasformata in una contestazione alla Cgil dai toni inaccettabili: abbiamo ascoltato per 60 volte in 2 ore l’accostamento “Cgil-mafia”. E’ insopportabile sentire certi slogan per chi, come la Cgil, si è costituita parte civile nei processi contro le mafie e che ha avuto, a cominciare da Placido Rizzotto (1948), compagni ammazzati o minacciati nella difesa dei diritti contro i fenomeni mafiosi”. Non siamo e non saremo minimamente interessati ad alimentare una contrapposizione tra sindacati e lavoratori che altri hanno voluto e cercato, e proseguiremo l’impegno nel far tornare sui propri passi FedEx che con una scelta inaccettabile ha deciso, dall’oggi al domani, di chiudere l’impianto di Piacenza. Un sentito ringraziamento lo rivolgiamo ai colleghi di Cisl e Uil e a quel largo orizzonte di associazioni, partiti e singole personalità pubbliche e semplici cittadini che non hanno fatto mancare il loro sostegno alla Cgil”.

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