Economia

Amazon-Geodis, assunzione diretta per 65 lavoratori. Si Cobas, Cgil e Cisl: “Risultato importante”

I sindacati S.I.Cobas, CGIL e CISL hanno firmato l’accordo che porterà all’internalizzazione di sessantacinque lavoratori del sito “Amazon – Geodis” di Piacenza, assunti attualmente dalla cooperativa Leo.

Alla trattativa erano presenti il coordinatore provinciale del S.I.Cobas Mohamed Arafat, il segretario della Fit-CISL Salvatore Buono e il segretario della Filt-CGIL Massimo Tarenchi, ciascuno coadiuvato dalle proprie RSA.

La nota dei sindacati

Si tratta di un passo importante con il quale i sindacati sono riusciti a tagliare la filiera datoriale facendo assumere direttamente i lavoratori dalla “committenza” aggirando l’appalto.

I lavoratori sono molto soddisfatti dell’accordo, anche perché all’internalizzazione sarà associato il mantenimento degli accordi migliorativi in essere, che solitamente vengono eliminati in coincidenza delle internalizzazioni.

Fra questi aspetti migliorativi, il ticket-mensa giornaliero del valore di 8 euro, il premio di produzione e presenza del valoro complessivo di 1.200 euro e l’avanzamento di livello declinato in modo migliorativo rispetto al CCNL per tutti i lavoratori impiegati nel sito.

I sindacati sono riusciti anche a mantenere l’impegno lavorativo sulle 39 ore settimanali distribuite dal lunedì al venerdì, così che il weekend continui a risultare come lavoro esclusivamente volontario e retribuito come straordinario.

Da anni i sindacati reclamavano l’internalizzazione, e finalmente ciò avviene con un accordo che garantirà stabilità, sicurezza occupazionale ma anche trattamenti economici vantaggiosi.

I sindacati esprimono pertanto soddisfazione per il risultato raggiunto e comunicano che, per quanto la trattativa sia stata lunga e complessa, il risultato la ripaga ampiamente andando a soddisfare tutte le richieste avanzate dai lavoratori.

Nei prossimi giorni si aprirà invece la lotta per la difesa del posto di lavoro per oltre 130 lavoratori impiegati da Geodis a Castel San Giovanni, che operano nel magazzino dove è stoccata la merce del cliente Bosch. Il sindacato si opporrà fino alla fine al piano di delocalizzazione fino ad ottenere una garanzia occupazionale sul modello di quanto ottenuto il mese scorso per il cliente Prenatal, che aveva medesimo piano di spostamento ma alla fine ha accettato di rimanere a Castello grazie alla lotta dei lavoratori.

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