Giorgio Cremaschi a Montale, davanti alla GLS, per portare solidarietà ai 33 facchini che da oltre una settimana si trovano sul tetto dell’azienda. Si tratta dei lavoratori licenziati che con questo atto dimostrativo chiedono di essere reintegrati. Cremaschi è portavoce del movimento Potere al Popolo.
“Noi siamo totalmente dalla parte dei lavoratori che si trovano sul tetto. Il loro è un gesto eroico, reggono una situazione molto difficile anche sul piano fisico. Dobbiamo sostenere con tutta la nostra forza questa lotta perché è una lotta giusta per tutti i lavoratori, italiani e migranti. Qui si mettono in discussione due diritti fondamentali. Il primo è quello di organizzarsi in un sindacato, scegliendo il sindacato che si preferisce ed essendo liberi di rivendicare i propri diritti senza rischiare il posto di lavoro. Questi lavoratori sono stati licenziati per pura rappresaglia antisindacale, il resto sono scuse”.
“Inoltre teniamo presente che se a essere licenziato è un migrante, quest’ultimo rischia di perdere anche i diritti civili. E’ una repressione inaccettabile: è necessario che le istituzioni si diano una mossa invece di fare come Ponzio Pilato”. Così conclude Giorgio Cremaschi.
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