“A noi interessa la valenza sociale ed educativa dello sport, il sistema di valori che rappresenta: atleti migliori sono cittadini migliori”. Così Stefano Cugini ha cominciato l’intervento nel corso del confronto con gli altri candidati organizzato dal Coni provinciale.
“Un ente pubblico deve guardare ai valori dello sport come patrimonio diffuso di una comunità, al di là del risultato agonistico”.
“Alternativa per Piacenza ha declinato la tematica sportiva su tre livelli: sport e generazioni, per coinvolgere bambini, giovani, adulti, anziani, donne e mamme nella fase pre e post parto; sport integrato, per l’inclusione di tutti i cittadini disabili, grandi e più piccoli. Infine, sport diffuso, per pensare agli spazi, sia in termini di impianti, vecchi da ammodernare o nuovi da costruire, sia – soprattutto – in termini di spazi liberi da restituire alla città.
Migliorando le condizioni di giardini, parchi o sotto mura si presidiano in modo positivo luoghi altrimenti destinati al degrado e mal frequentati, restituendoli a nonni e bambini. Questi ultimi – ha detto Cugini – potrebbero essere seguiti in questi momenti a cavallo tra gioco e sport da professionisti delle società, per una sorta di scounting utile a dare i primi rudimenti e, perché no, individuare i campioncini di domani. Al gioco all’aperto non interessa l’Isee delle famiglie, amo l’idea di considerare gli spazi pubblici come teatro di inclusione”.
Dai referenti delle società sportive presenti all’incontro sono arrivate numerose sollecitazioni che riguardano il decennale problema della mancanza di spazi acqua per la pallanuoto, la necessità di ammodernamento dello stadio Garilli, la richiesta di un assessorato che si occupi solo di sport.
“E’ fondamentale che il tavolo tecnico dello sport resti attivo e sempre più partecipato – ha esortato Cugini – poi occorre che vengano individuate le priorità su cui lavorare, non sarebbe serio promettere tutto a tutti a ogni incontro con candidati. In merito allo stadio Garilli ben venga un investitore che si impegni per la migliorare la struttura puntando al rilancio, così le risorse pubbliche possono essere investite sulle scuole. Riguarda all’assessorato, nel nostro Libro Giallo – ha concluso – abbiamo deciso di spostare lo sport insieme alle politiche giovanili perché le due deleghe possano procedere insieme e coordinate”.
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