La Yama Arashi saluta gli Europei giovanili WAKO di kickboxing a Jesolo con un pokerissimo di medaglie centrate dalla palestra piacentina con le proprie promesse (ben nove) in gara in maglia azzurra.

La prima a centrare il podio è stata Layla El Hayek, che era in gara in due specialità (PointFight e Light Contact) al limite dei 65 chilogrammi negli Old Cadets (13-15 anni). Per lei, un doppio percorso di qualità che ha fruttato due medaglie di bronzo. Successivamente, medaglia di bronzo anche per la piacentina Matilde Cutaia (Old Cadets, -50 chilogrammi Pointfight): dopo aver superato l’ungherese Sama Termeg negli ottavi e la greca Ifigenia Partsinevelou nei quarti, è stata superata in semifinale dalla croata Dora Matic. 

Gli altri due allori della Yama Arashi portano la firma di Somaya El Hayek, che al limite dei 60 chilogrammi nel Pointfight Juniores ha centrato l’argento; il cammino trionfale ha interrotto i sogni di gloria dell’olandese Amy Delft, della slovena Tija Bantan e dell’inglese Jennifer Lauder. Anche in questo caso, è un’atleta croata a prevalere, Ana Jovic, al termine di una finale al cardiopalmo dove Somaya ha ceduto di misura.

Per lei, anche la gara a squadre con l’Italia, venendo sempre scelta come ultima atleta a scendere sul tatami, segno di grande fiducia da parte dei tecnici della nazionale. L’Italia ha superato Irlanda e Grecia per poi cedere all’Inghilterra, con la El Hayek che comunque ha vinto il suo combattimento e con le compagne di squadra si è messa al collo un’altra medaglia d’argento.

I nove portacolori (gli altri sono Gaia Pappaterra, Sofia Rossi, Alex Favaretto, Carlo Taglia, Riccardo Bramieri e Dennis Floridia) sono stati preparati dal maestro Gianfranco Rizzi (direttore tecnico Yama Arashi) e dal tecnico Davide Colla, anche nello staff azzurro, con un programma composto da ben otto sessioni ndi allenamento a settimana.

Le parole di Davide Colla

“Sono molto soddisfatto delle prestazioni dei nostri ragazzi. Si sono allenati duramente durante l’estate e si sono dimostrati all’altezza di un evento così prestigioso, considerando anche che il livello internazionale sia in continua crescita. Le medaglie ottenute rendono giustizia al loro impegno ed anche chi non é riuscito ad arrivare sul podio ha dato luogo a prestazioni di ottimo livello, sicuramente si toglieranno tante soddisfazioni in futuro.

L’unica nota sfortunata é l’infortunio di Gaia Pappaterra occorso a soli 30 secondi dall’inizio del primo incontro che l’ha costretta al ritiro, per l’impegno esercitato questa estate avrebbe meritato sicuramente più fortuna, ma sono sicuro che i miglioramenti ottenuti si vedranno nella prossima stagione. Per quanto riguarda il mio ruolo da tecnico della nazionale, come sempre sono onorato di portare il gruppo azzurro a questi tipi di competizioni, ho notato una grande crescita specialmente nelle categorie dei più piccoli rispetto agli altri anni, a conferma di ciò anche il medagliere per nazioni ci ha premiati con un ottimo terzo posto a soli 2 ori dall’Inghilterra prima  classificata”.

Le parole di Gianfranco Rizzi, direttore tecnico della Yama Arashi

“Desidero complimentarmi con tutti i nostri ragazzi sia per l’impegno profuso nei mesi di preparazione sia per gli incontri disputati, anche e soprattutto per coloro che nonostante buone performance non sono riusciti a raggiungere il podio. In particolare segnalo Riccardo Bramieri e Dennis Floridia che si sono visti sfuggire la vittoria di un soffio, avevano terminato i loro combattimenti in perfetta parità e il regolamento nella specialità Light-Contact prevede che la vittoria sia espressa dai giudici per preferenza. Ovviamente sono molto soddisfatto dalle prestazioni che hanno portato alla conquista delle 5 medaglie conquistate; in un Campionato Europeo sono “tanta roba”. Alcuni dei nostri portacolori alla prima esperienza in un contesto così elitario hanno sofferto l’emozione e la tensione, ma sapranno rifarsi certamente nelle prossime occasioni della nuova stagione”.