Divieto di dimora per 12 lavoratori USB, il sindacato: “Accuse risibili”

Lavoratori Usb

Riceviamo e pubblichiamo la nota del sindacato USB.

Radio Sound

Sono 12 i lavoratori dell’hub piacentino di TNT prelevati dalle loro abitazioni nel primo mattino raggiunti da un provvedimento di DIVIETO DI DIMORA NEL COMUNE DI PIACENZA come conseguenza delle lotte di questi mesi contro l’artificioso licenziamento del lavoratore Saad Mansour e gli atti repressivi esercitati con centinaia di lettere di contestazione disciplinari.

Questa sorprendente ordinanza si basa su accuse risibili avanzate da parte di responsabili della coop che fornisce forza lavoro alla FEDEX/TNT i quali lamentano minacce e insulti dei lavoratori colpiti da questi provvedimenti.

Sulla base di accuse non provate e sommarie domani 12 famiglie saranno divise poiché i padri dovranno andarsene da casa, dormire fuori dal comune di Piacenza e senza nemmeno poter andare al lavoro.

Questo è frutto del clima avvelenato introdotto dal Decreto Salvini e dalla volontà dei signori della logistica di chiudere un ciclo di lotte che ha fatto emergere le infiltrazioni della malavita organizzata in questo segmento dell’economia e cominciato a garantire diritti, dignità e legalità per i facchini.

La colpa dei lavoratori e dei sindacati conflittuali è quella di aver denunciato il sistema malato degli appalti e subappalti utilizzati dalle multinazionali del settore per fare profitti sulla precarietà delle condizioni di lavoro.

Un sistema che secondo i rapporti degli organi deputati: Guardia di Finanza, Ispettorati del lavoro, Polizia Stradale, produce una enorme evasione fiscale e contributiva a danno di tutta la società e dei diritti dei lavoratori (non applicazione dei contratti e delle normative sul lavoro).

Stamani però una denuncia non provata dei preposti di un consorzio commissariato (per problemi fiscali), è stata sufficiente a limitare la libertà di 12 persone.

Domani alle ore 11.30 presso la sede piacentina di USB (via C.Colombo n° 11) si terrà una conferenza stampa con i legali del sindacato e in collegamento telefonico i lavoratori esiliati per presentare le iniziative di contrasto a tali atti.