Attualità

Mancano i medici di base, 1800 pazienti per ogni professionista. Fratelli d’Italia: “La Regione intervenga”

Risolvere i problemi legati alla carenza di medici di medicina generale nei territori montani e periferici della Regione e, nello specifico, nella provincia di Piacenza.

A chiederlo è Fratelli d’Italia con un’interrogazione a firma Giancarlo Tagliaferri (primo firmatario) e Marta Evangelisti.

Una criticità strutturale

“La carenza di medici di medicina generale (MMG) e di specialisti in alcune discipline strategiche rappresenta, da anni, una criticità strutturale per il Servizio sanitario regionale, con conseguenze dirette sulla qualità e sulla continuità dell’assistenza ai cittadini”, spiegano i consiglieri, che ricordano come “un articolo pubblicato dalla stampa locale oggi, 8 agosto 2025, fotografa una situazione particolarmente grave nella provincia di Piacenza: su 113 posti vacanti di medici di base, solo 1 è stato coperto, con un rapporto medio di oltre 1.800 pazienti per medico contro il limite di 1.000 assistiti per professionista che vigeva fino a pochi anni fa. Lo stesso articolo evidenzia come in Emilia-Romagna siano stati assegnati soltanto 220 posti su 1.427 vacanti, con un ‘buco’ di 1.207 medici, pari all’85% di mancata copertura, e con le assegnazioni concentrate prevalentemente nei centri urbani più ambiti, lasciando scoperte vaste aree provinciali e appenniniche”.

Misure urgenti

I due consiglieri chiedono alla giunta “quali misure urgenti intenda adottare la Regione per incentivare l’assegnazione e la permanenza di MMG nelle aree provinciali e montane, magari prevedendo indennità aggiuntive, agevolazioni logistiche e semplificazioni burocratiche, e se l’amministrazione regionale ritenga di dover rivedere i criteri di assegnazione delle aree carenti garantendo una distribuzione più equilibrata e un presidio stabile in ogni distretto sanitario”.

Tagliaferri e Evangelisti chiedono se sia stato predisposto un piano di collaborazione con le Università e le Scuole di specializzazione per aumentare il numero di medici formati e attratti verso la medicina generale e le discipline ospedaliere in maggiore sofferenza e quali azioni siano previste per garantire la continuità assistenziale ai pazienti cronici e fragili privi di un MMG di riferimento, onde evitare la discontinuità terapeutica.

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