La mostra postuma di Giuseppe Braghi e la mostra “Dipinti” di Marco Valla: allo Spazio Rosso Tiziano fino al 19 marzo. Inaugurazione il 26 febbraio

La mostra postuma di Giuseppe Braghi e la mostra "Dipinti" di Marco Valla: allo Spazio Rosso Tiziano fino al 19 marzo. Inaugurazione il 26 febbraio
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Sabato 26 febbraio inaugura allo Spazio Rosso alle ore 17 Tiziano la mostra postuma di Giuseppe Braghi e la mostra “Dipinti” di Marco Valla. Le esposizioni si possono ammirare fino al 19 marzo.

GIUSEPPE BRAGHI 

Mostra postuma

Giuseppe Braghi ci ha lasciati il 15 marzo 2020. Nato nel 1948, insieme al maestro Renato Carrai fu tra i fondatori del gruppo pittori C.S.I.-Centro sportivo italiano (1984). I suoi dipinti – quasi tutti olio su masonite – erano in gran parte vedute urbane caratterizzate da colori puri e tonalità forti. Più tardi, Braghi sperimentò altri generi artistici trovando nella lavorazione del legno un impattante strumento espressivo. Espose opere ad olio fino al 2014 (collettiva a Palazzo Farnese), nel 2016 (associazione “Amici dell’Arte”) e dopo aver seguito un corso per presepisti presentò le prime tarsie lignee ottenendo significativi riscontri. Le sue tarsie hanno sofisticata eleganza, per la vivacità cromatica sono visivamente accattivanti, colpiscono poi per la modernità iconografica. Non sappiamo dove finisca l’eccellenza artigianale e dove inizi l’arte, però le tarsie di Braghi sono piccoli-grandi capolavori. 

Don Maurizio Noberini, titolare della parrocchia di S. Franca, ci ha ricordato la sua umanità: «Pinuccio dava serenità a tutti, aveva abilità e pazienza, in parrocchia era un grande animatore, accendeva l’entusiasmo. Aveva fra l’altro organizzato il nuovo centro di via Radini Tedeschi. Si recava spesso in altre città per recuperare risorse per famiglie in difficoltà». Arte e volontariato hanno allora caratterizzato la vita di Braghi, forse s’interfacciavano. E hanno trovato singolare sintesi nelle opere d’arte che Braghi ha donato alla sua parrocchia. Sue sono infatti le sculture sul portone della chiesa di S. Franca (piazza Paolo VI, Piacenza), elemento chiave di raccordo con l’esterno, simbolico passaggio verso la dimensione del sacro. Ma Braghi ha mostrato tutta la propria abilità quando compose, sempre in legno, le formelle della Via Crucis: le 14 stazioni sono ulteriore esempio della sua sensibilità, pittorico-scultorea in questo caso, essendo bassorilievi che ambiscono alla pittoricità. Braghi non era una figura minore nell’arte piacentina: non semplice versatilità, ma talento.

MARCO VALLA

Dipinti

Marco Valla, pittore autodidatta è nato a Podenzano (PC) nel 1954. Lavora e risiede a Piacenza. Le sue variopinte composizioni aggregano spontaneamente materiale organico vegetale, ameboide. Neanche il pittore volesse riscrivere un’iconografia della natura , definire una controstoria del naturale. Valla riempie le sue tele di oggetti fra loro docilmente incastrati ove il principio generatore é l’ accumulazione né forzata né pesante. Solo un poco disordinata ma quel tanto che basta per legittimare piccoli e grandi capolavori strutturali e cromatici. C’é un substrato, una massa critica metafora del nostro caotico universo dove c’é tutto e più di tutto. Valla ha definito paradigmi visivi e psicologici vincenti ,intuito la novità di questi accostamenti, emblemi di un ordine superiore , una sineddoche cioè la parte per il tutto. Nessuna polemica o ironia contro la logica del frammento contro la disintegrazione del soggetto , allegoria di un crollo o di una magica fusione…. 

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