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MTEM, a Piacenza una mostra di tavole antiche e un convegno sulla medicina tradizionale europea

Il vasto ambito della Medicina Tradizionale Europea include anche la sua espressione sviluppatasi in Italia, nota come Medicina Tradizionale Europea e Mediterranea (MTEM).

MTEM Un viaggio tra passato e presente

Nel cuore dell’ecovillaggio LUMEN, durante il FORUM TEM, la mostra “Dalla Cura della Terra alla Salute del Corpo e dell’Anima” apre uno spazio di riflessione e riscoperta: quello dedicato alla MTEM. Attraverso antichi testi e testimonianze, il visitatore viene guidato lungo un percorso che unisce la sapienza del passato alla realtà contemporanea, raccontando la storia di un patrimonio culturale e medico che affonda le sue radici nell’antichità e che, sorprendentemente, continua a vivere e ad evolversi.

MTEM, le radici antiche: da Ippocrate ai manoscritti medievali

La MTEM affonda le sue origini nel pensiero ippocratico, nato nella Grecia del V secolo a.C. . Ippocrate, considerato il “padre della medicina”, sviluppò un approccio centrato sull’osservazione della natura,insegnando che la salute corrisponde all’equilibrato rapporto tra le quattro qualità (Caldo, Freddo, Umido e Secco) e tra i quattro umori, intesi come rappresentanti degli elementi all’interno di ogni essere vivente (Aria, Fuoco, Terra e Aria). La perdita di questo equilibrio e dell’armonica relazione con l’ambiente erano le radici della malattia: l‘intervento sullo stile di vita era considerata la prima grande strategia per ripristinare l’ordine e recuperare la salute. 

Nei secoli successivi, questa visione si è arricchita grazie al contributo del sapere romano, arabo e medievale. I testi custoditi nei monasteri e copiati dagli amanuensi divennero veri e propri scrigni di conoscenze botaniche, dietetiche e terapeutiche. Figure come Galeno, Avicenna e Hildegard von Bingen segnarono la trasmissione di un sapere integrato: corpo, mente, spirito e ambiente erano parte di un unico ecosistema.

MTEM, il medioevo

Durante il Medioevo, la medicina non era scissa dalla filosofia, dalla spiritualità e dal ciclo agricolo. Curare la terra, raccogliere le erbe nel giusto tempo, prendersi cura del corpo e dellanima erano gesti interconnessi, sostenuti da una visione della salute come equilibrio tra uomo e natura.

La frattura e la custodia silenziosa

Con l’avvento della medicina moderna, basata su un paradigma scientifico-meccanicista, questa antica conoscenza è stata progressivamente marginalizzata e, dal punto di vista istituzionale, dimenticata e rinnegata. 

MTEM, non è un retaggio del passato

Contrariamente a quanto si pensa, la MTEM non è un retaggio del passato. La sua essenza non si è mai spenta. Essa si è trasformata e adattata, sopravvivendo nei saperi popolari, nelle pratiche delle campagne, nelle figure dei guaritori, degli erboristi e – oggi – dei naturopati e degli operatori in discipline bio naturali. Seppur in una forma modernizzata, questa tradizione vive nelle pratiche di promozione della salute, nell’uso delle piante medicinali, nell’attenzione all’alimentazione e al benessere psico-fisico.

MTEM. Una tradizione viva: la continuità attraverso i secoli

In Paesi come la Svizzera, la professione del naturopata, come quelle del terapista in medicina complementare, è riconosciuta e regolamentata. Ciò ha permesso l’integrazione della MTEM nei sistemi di salute pubblica, al pari della Medicina Tradizionale Cinese e Ayurvedica. Questo riconoscimento istituzionale dimostra come la Medicina Tradizionale europea non sia inferiore alle altre tradizioni, ma semplicemente meno valorizzata.

Il contesto italiano

Nel contesto italiano, infatti, la figura del naturopata rappresenta il ponte tra passato e presente e, nonostante necessiti di un riconoscimento più ampio, è importante ricordare che a livello regionale è stata inserita nell’elenco delle Discipline Bio Naturali (In primis in Regione Lombardia) e che a livello nazionale è regolata dalla norma UNI 11491:2013 secondo quanto previsto dalla legge 4/2013. I naturopati, come altre figure professionali, possono svolgere un ruolo fondamentale nella promozione della salute, aiutando le persone a prevenire le malattie attraverso stili di vita sani, percorsi di consapevolezza e il recupero di pratiche naturali. A differenza dei sistemi sanitari moderni, spesso orientati alla cura della malattia, la naturopatia valorizza l’autonomia del soggetto e la responsabilità personale nel mantenere lo stato di salute.

Verso un nuovo paradigma: la Promozione della Salute

Oggi, rileggendo con sguardo ampio e consapevole l’andamento della MTEM — la sua nascita, il suo fiorire, il progressivo oscuramento e la sua apparente scomparsa — riconosciamo in questo ciclo un’evoluzione naturale, perfetta nei suoi passaggi. Un susseguirsi di fasi che, anziché segnare la fine, preparano una rinascita.

È in questa prospettiva che ci apriamo all’idea che tale conoscenza millenaria non solo meriti un rinnovato riconoscimento, ma debba divenire pilastro fondante di un contenitore autonomo e indispensabile, oggi più che mai attuale: la Promozione della Salute.

Un paradigma vivo, che intreccia tradizione e innovazione, filosofia e scienza, natura e cultura, individuo e collettività, per dar vita a una visione integrata, partecipata e sostenibile della salute.

Il progetto SALUS e il rilancio della Medicina Tradizionale Europea

In questo scenario si inserisce l’iniziativa europea SALUS (www.salusnetwork.eu), promossa dalla Fondazione Internazionale LUMEN. Sotto la guida di Milena Simeoni, presidente della Fondazione e ideatrice del progetto, SALUS si propone come un laboratorio di innovazione culturale e sanitaria. Il suo obiettivo è quello di riconoscere e valorizzare la MTEM come patrimonio comune europeo, alla pari delle più note tradizioni asiatiche, la Medicina Tradizionale Cinese e la Medicina Tradizionale Ayurvedica.

SALUS non si limita a recuperare il passato, ma lo riattualizza, promuovendo una nuova visione della salute centrata sulla promozione della salute e sui sani stili di vita. In quest’ottica, il ruolo del naturopata diventa strategico: egli incarna il moderno promotore della salute, capace di tradurre le antiche conoscenze in pratiche concrete, accessibili e sostenibili.

L’approccio proposto da SALUS si evolve oltre la logica della medicina reattiva – che interviene quando la malattia si è già manifestata – per proporre un cambio di paradigma che promuove la salute in ambito socio-educativo. Un modello che restituisce al cittadino il ruolo di protagonista del proprio benessere e che ricollega l’essere umano alla terra, alle stagioni, ai ritmi naturali e ai saperi delle proprie radici.

Conclusione: un futuro radicato nella memoria

La mostra ospitata dal FORUM TEM non è solo un’esposizione di testi antichi: è un invito a riscoprire una parte dimenticata della nostra identità culturale e salutistica. È un richiamo a riprendere in mano un filo interrotto, a comprendere che la salute non è solo assenza di malattia, ma un’arte quotidiana fatta di equilibrio, ascolto e responsabilizzazione alla salute.

Attraverso il lavoro della Fondazione LUMEN e l’iniziativa SALUS, la MTEM può finalmente tornare ad avere un ruolo centrale nella costruzione di una società più consapevole, più sana e più in armonia con la  natura. Non si tratta di un ritorno al passato, ma di un’avanzata verso il futuro, con le radici ben salde nella memoria.

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