Politica

Murelli (Lega): “Poche donne occupate, un freno allo sviluppo del Paese”

«La scarsa partecipazione delle donne al mercato del lavoro costituisce ancora oggi un freno al pieno sviluppo sociale del Paese, persistendo ancora diversi ostacoli che impediscono a moltissime donne la completa realizzazione di se stesse nella società».

E’ l’inizio di una mozione presentata alla Camera dalla deputata della Lega, Elena Murelli, in concomitanza con l’8 Marzo. Servono, tra le altre, misure strutturali, propone Murelli, per conciliare famiglia e lavoro; aiuto nel rientro al lavoro dopo il parto; più controlli contro le discriminazioni; agevolazioni fiscali per chi vive in territori svantaggiati; potenziare gli asili nidi; parità nelle cariche istituzionali e politiche e anche in quelle finanziarie; combattere la violenza.

La deputata è partita dal primato negativo dell’Italia in Europa: ultima per occupazione con 9.768.000 lavoratrici che rappresentano il 42,1% degli occupati complessivi e un tasso di attività femminile al 56,2%, lontanissimo dall’81,2% della Svezia, prima tra i Paesi europei. Ma la differenza è anche di genere: in Italia, il numero delle donne occupate è lontanissimo anche dagli uomini, che registrano un tasso di attività pari al 75,1%: il tasso di occupazione nella fascia di età 15-64 anni è del 49,5% per le donne e del 67,6% per gli uomini.

Secondo Murelli, «per molte donne lavorare e formare una famiglia rimangono due percorsi paralleli e spesso incompatibili». E la diseguaglianza si evidenzia anche nei redditi. Nel 2017, 5 milioni di donne hanno percepito una pensione con un importo medio di 17mila euro contro i 24mila degli uomini.

In Parlamento sono ferme molte proposte per colmare i vari gap. Tra queste anche il Progetto di legge 1818, sempre di Murelli, contenente misure di assunzione di donne tramite sgravi fiscali, creazione di asili nido con incentivi e miglioramento del welfare aziendale. «Un successo – commenta la deputata – è stata “opzione donna” per il pensionamento anticipato». Occorre agire sui «carichi familiari e sugli asili nido e le scuole per l’infanzia. Solo il 20% dei bambini le frequenta, contro il 40% dell’Europa». Infine, Murelli sottolinea come «la mancata occupazione o una retribuzione inadeguata costituisce, per la donna, anche una forma di violenza di genere, di tipo economico, che drammaticamente si affianca a que

Iscriviti per rimanere aggiornato!

Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.

Share

Articoli recenti

“Aggredito da due uomini armati di mannaia”, ferito un uomo in piazzale Roma: indagano i carabinieri

Aggredito da due uomini con una mannaia. E’ l’episodio che un uomo originario del Bangladesh…

1 ora fa

Panchina Arcobaleno ridipinta a Calendasco, il Sindaco: “Risposta a un gesto vile a un simbolo culturale, chi ha paura dei colori?” – AUDIO

Panchina Arcobaleno ridipinta a Calendasco, il Sindaco: “Risposta a un gesto vile a un simbolo…

1 ora fa

SuperEnalotto, a Castell’Arquato centrato un “5” da oltre 16mila euro

La fortuna bacia l’Emilia-Romagna. Nel concorso del SuperEnalotto di martedì 20 maggio, come riporta Agipronews,…

2 ore fa

Scontri alla TNT-Fedex del 2021, ascoltati gli agenti di polizia: “Contro di noi sassi e bottiglie, a quel punto usati i lacrimogeni”

Scontri tra attivisti del sindacato Si Cobas e polizia alla TNT, prosegue il processo per…

2 ore fa

Piacenza tra i comuni a più alta maturità digitale, la ricerca Deda Next

Piacenza è anche quest’anno tra i comuni capoluogo italiani a più alta maturità digitale. È…

2 ore fa

Cambio appalto Amazon XL a Piacenza, mobilitazione Cgil: “Ad andarsene anche soldi e certezze occupazionali”

"L’appalto che cambia. E ad andarsene sono i soldi dei lavoratori e le certezze che…

2 ore fa