“Siamo pronti a concretizzare la convenzione tra Ausl e Centro servizi degli Ambiti territoriali di caccia (Atc) di Piacenza, finalizzata a organizzare la ricerca e il monitoraggio delle carcasse di cinghiale che, come noto, sono un’importante fonte di trasmissione del virus della Peste suina africana”. Ne dà notizia Luca Quintavalla, presidente della commissione Politiche economiche dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. Il traguardo, raggiunto in sinergia con gli assessori alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, e ad Agricoltura, caccia e pesca, Alessio Mammi, sarà confermato lunedì 10 novembre, nel corso della seduta della commissione Politiche economiche, convocata congiuntamente alla commissione Sanità sull’aggiornamento della situazione della Peste suina africana.
“Si tratta di un impegno concreto – spiega Quintavalla – che ci eravamo presi con l’assessorato alle Politiche per la salute della Regione e quello all’Agricoltura, caccia e pesca, nel corso dell’ultima Cabina di regia sulla Peste suina africana lo scorso 2 ottobre nella sede della Provincia di Piacenza. La convenzione riconosce le specificità delle esigenze del territorio piacentino e consentirà di effettuare un’attività mirata e puntuale a partire dai territori in cui sono presenti allevamenti e salumifici, garantendo il giusto riconoscimento economico all’impegno del sistema venatorio, che si svolge su base volontaria. Abbiamo anche richiesto specificamente che, nelle more della formalizzazione della convenzione, le attività con gli Atc possano partire, con un riconoscimento retroattivo dei costi sostenuti. L’assessorato ci ha confermato che questo sarà possibile”.
“In parallelo, come già dichiarato dall’assessore Alessio Mammi – prosegue il presidente della commissione Politiche economiche – anche il Settore agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna conferma il proprio impegno con risorse ad hoc per la messa in sicurezza degli allevamenti suinicoli e per altri interventi: per cui, oltre ai 3 milioni già messi a disposizione in questi anni per le attività di contenimento della specie e agli 11 milioni per la biosicurezza, nel bilancio 2026 sarà previsto un ulteriore aumento delle risorse per le attività di controllo”.
“Dobbiamo continuare il ‘gioco di squadra’ tra Commissario governativo, Regione e sistema locale per combattere il problema della Psa e salvaguardare la filiera suinicola del nostro territorio e, di conseguenza, il comparto dei salumi, che per Piacenza rappresenta un’eccellenza assoluta, in quanto unica provincia in Europa a disporre di tre Denominazioni di origine protetta (Dop) nel settore, con la Coppa piacentina, la Pancetta piacentina e il Salame piacentino”.
“Colgo infine l’occasione per ringraziare tutti gli operatori volontari degli Atc piacentini – conclude Quintavalla – nonché gli allevatori suinicoli e gli imprenditori dei salumifici, che quotidianamente sono impegnati nella produzione dei nostri salumi di alta qualità”.
«Prendiamo atto con favore che il collega Quintavalla oggi scopra l’importanza del coordinamento tra AUSL, ATC e sistema venatorio per contrastare la Peste Suina Africana. Peccato che sia esattamente ciò che Fratelli d’Italia chiede da oltre due anni: monitoraggio strutturato, riconoscimento delle attività dei volontari e interventi tempestivi nelle zone produttive più sensibili»
Lo dichiara Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
«La verità è una sola: la Regione è arrivata tardi. Quando chiedevamo piani provinciali mirati, protocolli stabili, abbattimenti selettivi, formazione degli operatori e sistemi di compensazione per gli allevamenti, ci è stato risposto che non era necessario. Oggi, con il comparto suinicolo in sofferenza, ci si accorge finalmente che serviva un coordinamento reale e non i tavoli retorici a cui abbiamo assistito finora.»
Tagliaferri ricorda che il Governo nazionale ha già stanziato:
«Il lavoro dello Stato c’è ed è concreto. Il problema non è mai stato Roma. Il problema è stato il ritardo decisionale della Regione, che ha sottovalutato l’espansione del virus e ha trattato l’emergenza come ordinaria amministrazione, mentre il territorio chiedeva risposte rapide.»
Sulla valorizzazione degli ATC e dell’attività venatoria, Tagliaferri è netto:
«Fanno bene a ringraziare oggi i volontari. Ma quei volontari – cacciatori, tecnici, operatori sul campo – sono gli stessi che il PD ha spesso demonizzato quando chiedevano di poter intervenire per tempo. Oggi vengono “scoperti” come risorsa. Meglio tardi che mai, ma almeno si abbia il coraggio di dirlo.»
«La filiera suinicola piacentina, che è unica in Europa con tre DOP, non si tutela con gli annunci, ma con una pianificazione concreta, continua e monitorata.
Noi continueremo a spingere perché si lavori così, senza propaganda e senza rincorse dell’ultimo minuto.»
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