Non sorprende che la questione di Piazza Cittadella da tempo scateni, chi da destra, cerca di utilizzare la vicenda e le più che comprensibili proteste di piazza per i propri fini politici in vista delle prossime elezioni amministrative. Fa parte di un certo modo di far politica che non appartiene ad Alternativa per Piacenza.
Inizia così la nota di Alternativa per Piacenza che sul tema non risparmia nessuno: amministrazione e “colleghi” dell’opposizione.
Crediamo in un ruolo di opposizione all’attuale maggioranza, alla quale i cittadini ci hanno consegnato, svolto con fermezza, coerenza ma sempre in modo costruttivo.
È quello che abbiamo fatto anche sulla partita di Piazza Cittadella, al di là della nostra contrarietà al progetto, evidenziando da subito in modo netto le innumerevoli criticità e ammonendo a più riprese l’Amministrazione circa le decisioni che venivano via via intraprese e/o rimandate e che per quanto ci riguarda apparivano e tuttora appaiono più dettate da testardaggine politica che da asettica valutazione dei rischi connessi.
Basti ricordare che proprio in occasione di uno dei passaggi topici della vicenda, ossia l’approvazione in Consiglio Comunale a fine luglio dello scorso anno della revisione del Piano Economico Finanziario del Progetto, la nostra opposizione a quella ingiustificata fretta portò alle “rumorose” dimissioni da Presidente della Commissione 5 – Prevenzione e contrasto delle mafie e della corruzione, promozione della cultura della legalità – del nostro Consigliere Luigi Rabuffi.
Come non citare inoltre i vari interventi nei quali sollevammo a più riprese la questione dei canoni non corrisposti da parte del Concessionario, con tanto di conti dettagliati, e la necessità di intervenire da parte dell’Amministrazione al fine di risolvere la questione.
Evidentemente tutto ciò non è stato sufficiente all’Amministrazione, tutta impegnata a contrastare gli attacchi che da destra provenivano, invece di dare credito e aprire un confronto con chi sicuramente puntava ad affrontare in modo pragmatico e serio le problematiche ed evitare errori e danni clamorosi alla città come il precipitoso e ostinato taglio degli alberi, senza peraltro la certezza della pronta partenza del cantiere.
Purtroppo, l’atteggiamento non ci pare cambiato laddove per mesi si negano in Consiglio Comunale ritardi e si giura sul rispetto del cronoprogramma dei lavori per poi smentirsi pubblicamente sulla stampa a distanza di poche settimane, certificando ritardi di ben sei mesi.
Ci saremmo aspettati tale informativa nei consessi istituzionali [Commissioni, Consiglio Comunale] piuttosto che sulla stampa, ma tant’è questa è la politica che l’Amministrazione e l’opposizione di destra sembrano prediligere.
Come Alternativa per Piacenza continueremo ad agire nell’ambito Istituzionale come fatto sino ad ora, auspicando maggiore ascolto su una partita la cui soluzione appare ancor più complessa di prima e che rischia di lasciare in eredità alla città un’area ulteriormente compromessa.
È il momento di farsi trovare pronti, nel caso, iniziando a valutare soluzioni alternative e veramente condivise per una volta con la città, evitando alla stessa di dover pagare un prezzo ancor più alto di quello già pagato.
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