Riceviamo e pubblichiamo una nota a nome delle associazioni firmatarie relativo all’incontro pubblico su piazza Cittadella che era previsto il 9 settembre prossimo: “Abbiamo ritenuto che NON ci siano le condizioni per un produttivo svolgimento dell’incontro. Saremo sempre disponibili quando si creeranno le condizioni per una confronto su proposte alternative, credibili e concretizzabili che possano soddisfare le aspettative delle migliaia di piacentini che lo chiedono . Il trasloco di alberi di 70 anni non riteniamo che siano fra queste”.
Le sottoscritte associazioni, che già dal 2013 sono favorevoli a soluzioni alternative al progetto del parcheggio interrato in Piazza Cittadella, alla luce dei tentativi quantomeno un po’ confusi e contraddittori dell’Amministrazione di “compensare” l’eliminazione dalla piazza del complesso arboreo costituito dai 15 alberi d’alto fusto presenti da 70 anni, mantenendo ostinatamente la posizione sulla necessità di realizzare l’opera, ritengono che l’incontro pubblico previsto per il 9 settembre sia ormai privo di utilità – per responsabilità dell’Amministrazione – in quanto ancora privo di elementi nuovi, concreti e credibili che possano portare ad un costruttivo dialogo tra le parti.
Prendendo atto del tentativo, pur tardivo, di avvio di una riflessione sul progetto da parte della Amministrazione, in questo sospinta dalla mobilitazione sentita di migliaia di cittadini e pur mantenendo motivatamente la contrarietà al parcheggio interrato, siamo non solo disponibili ma favorevoli a discutere tutte le proposte disponibili che possano fornire la possibilità ai piacentini di mantenere, anzi accrescere, il verde in piazza Cittadella, rimuovere gli elementi di degrado in cui è stata colpevolmente lasciata e consentire una mobilità davvero sostenibile, prevedendo anche (ma non solo) parcheggi che devono rispondere ad un nuovo disegno urbanistico di tutta l’area Nord, che peraltro un Piano Urbanistico partecipato avrebbe il dovere elaborare in condizioni di piena trasparenza. A queste condizioni saremo sempre disponibili al confronto, se l’Amministrazione dimostra di crederci, anche in tempi brevi da concordare.
Perché questo accada, però, occorre un gesto che renda l’occasione di confronto credibile, al contrario di un gesto di chiusura esplicita e totale, quale quella emersa dalle dichiarazioni odierne a Libertà. Non ci possiamo accontentare di una perizia flash di qualche agronomo, per quanto competente, ma si impone quantomeno una moratoria dell’inizio dei lavori che consenta approfondimenti tecnici e un confronto serrato con i cittadini che non è mai stato concesso prima e che le migliaia di firme raccolte in pochi giorni e la partecipata mobilitazione di piazza, dimostrano che non è più possibile eludere.
Legambiente (circolo di Piacenza) Italia Nostra (sezione di Piacenza) FATe
Touring Club Piacenza Archistorica
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