Attualità

Il piccolo Giordano salvato col trapianto di cuore, successo e commozione per la prima del film “Briciole al cielo” – AUDIO

Enorme successo per l’anteprima nazionale del cortometraggio “Briciole al cielo” che si è svolta ieri presso l’auditorium della Fondazione a Piacenza, a cura del Cineclub Giulio Cattivelli.

Sala stracolma per accogliere gli ospiti in arrivo da sei diverse regioni del centro nord Italia; tra i presenti Flavia Petrin, presidente nazionale AIDO, Elena Murelli, senatrice presidente dell’Intergruppo Parlamentare sulla promozione della salute, Ludovico Albasi consigliere regionale, diversi primari e dirigenti ospedalieri dalla Toscana, dal Piemonte e dall’Emilia.

Presenti soprattutto il piccolo Giordano (interprete del film ed al centro dell’intero progetto) insieme alla sua famiglia, in arrivo da Genova.

L’evento, condotto dalla giornalista Nicoletta Marenghi, ha preso il via con i saluti di Giovanna Palladini a nome della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

È stata, quindi, la volta di Valter Sirosi e Gaetano Rizzuto, rispettivamente presidente e presidente onorario del Cineclub Piacenza, che hanno illustrato il complesso progetto ringraziando le decine di persone che si sono impegnate per la produzione per un intero anno.

Il film e il suo messaggio

L’obbiettivo del film è quello di dare un segno concreto di speranza alle 8.000 persone che in Italia stanno aspettando un organo per continuare a vivere: ecco, allora, sul grande schermo le toccanti testimonianze di Filippo e Marco, due pazienti piacentini che sono proprio in attesa della telefonata che possa dare loro una prospettiva di vita migliore. Così come ha commosso il videomessaggio di Orietta di Como che qualche settimana fa ha donato da vivente un rene a suo marito (tutti e due arrivati appositamente per seguire l’anteprima).

Il film è stato realizzato con la collaborazione fondamentale della Città della Salute e della Scienza di To, rappresentata dal dott. Carlo Pace Napoleone (Direttore della cardiochirurgia pediatrica, che ha effettuato il trapianto di Giordano) e dell’Associazione Amici dei Bambini Cardiopatici illustrata dalla Presidente Marina De Nardo.

Via quindi a presentare la troupe con il Direttore della fotografia Alessandro Zonin, il compositore Paolo Burzoni, la segretaria di edizione Valeria Tedaldi e la segretaria di produzione Cinzia Paraboschi.

Il messaggio del ministro alla Salute

La conduttrice ha letto il toccante messaggio che il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha fatto pervenire al Cineclub di Piacenza, con il quale evidenzia da una parte l’efficace organizzazione della rete ospedaliera italiana e dall’altra la forza comunicatrice di Briciole al cielo che “ci ricorda, in modo semplice ma potente, quanto sia prezioso il valore della donazione: più di ottomila persone aspettano un organo e ogni ‘sì’ alla donazione offre a chi ha bisogno la possibilità di guardare al domani con fiducia”.

È stato quindi il momento di vedere il cortometraggio che ha tenuto incollati tutti i presenti per i 12 minuti di proiezione e tanti erano gli occhi lucidi.

La parte iniziale del film è realizzata con l’abbinamento dei disegni realizzati dall’artista piacentino Giovanni Alberti con la voce narrante di Rita Nigrelli e le vere voci del personale sanitario che curò Giordano nella prima fase in Toscana. La seconda parte racconta dal trapianto in poi con le riprese effettuate presso il reparto di Cardiochirurgia pediatrica ed il comparto operatorio dell’ospedale

Regina Margherita di Torino (reparto aperto ed in funzione…) e presso l’abitazione della famiglia a Genova. Ǫuasi tutte le scene sono registrate con una piccola telecamera sulla fronte di Giordano e di un altro bimbo impiegato nelle scene in ospedale. Giordano si “scopre” solo nella scena finale quando si capisce il titolo del film e la “soggettiva” è – questa volta – quella di qualcuno che non si vede (l’angioletto che, terminata la sua missione, se ne torna in cielo, visto dal solo Giordano).

Giordano, infatti nella realtà, appena tornato a casa dopo il trapianto volle ringraziare l’angioletto che gli aveva donato il cuore nuovo, lanciandogli briciole di pane.

La commozione del piccolo Giordano

Verso il finale della proiezione il piccolo Giordano è scoppiato in lacrime uscendo dalla sala accompagnato dal regista Tiramani, pianto di memoria che è divenuto immediatamente il pianto – questa volta di grande partecipazione emotiva – di molti spettatori.

Al termine del film un lungo, interminabile applauso ha sancito il coinvolgimento profondo del pubblico in un improvviso abbraccio virtuale colmo di occhi lucidi di gratitudine, con il chirurgo che ha effettuato il trapianto di cuore che si è alzato per abbracciare il regista Tiramani.

È stato, poi, l’artista piacentino Giovanni Alberti raccontare la realizzazione dei disegni della prima parte del film ed illustrare l’omaggio pensato per i supporter e gli interpreti, raffigurante la grafica del film stesso (il bimbo che lancia le briciole al cielo), su stampe a tiratura limitata (70 copie numerate, timbrate a secco e firmate).

Giuseppe Feltrin, Direttore del Centro Nazionale Trapianti

Arrivato anche il messaggio del prof. Giuseppe Feltrin, Direttore del Centro Nazionale Trapianti che tra l’altro ha scritto “Ringrazio gli autori, la produzione e tutti coloro che hanno reso possibile questo film, per aver scelto di raccontare con delicatezza e verità una realtà che troppo spesso rimane invisibile. Attraverso l’arte e il cinema, ‘Briciole al cielo’ contribuisce a diffondere un messaggio fondamentale: quello di una cultura della donazione come gesto di generosità e di vita che continua.”

Ecco allora Giordano con la mamma Annalisa, il papà Arrigo ed il fratello Gioele, raggiungere finalmente il palco spinti da un altro fragoroso applauso. Mamma Annalisa ha raccontato della pesante esperienza che hanno vissuto, lasciando tutti ammutoliti quando ha raccontato quello che l’altro figlio (Gioele, di nove anni) le aveva confidato in mattinata: “mamma, avrei voluto donare io il cuore a Giordano”. Papà Arrigo, tra l’altro, ha sottolineato come la profonda fede abbia aiutato tutta la famiglia ad affrontare una prova così impegnativa che ha avuto, poi, un risultato che sa di miracolo.

Il progetto di Tiramani

Arriva Gian Francesco Tiramani, artefice del progetto, autore del soggetto, della sceneggiatura e della regia che, interpellato dalla conduttrice, riesce a dire solo poche parole bloccato dall’emozione della situazione.

Ed ecco la sorpresa più grande (tenuta nascosta a tutti sino a quel momento): i medici provenienti da Arezzo (Marco Martini, primario di Pediatria), Firenze (Manuela L’Erario, primario della Rianimazione del Meyer) e Massa (Pierantonio Furfori, cardio-anestesista pediatrico dell’Ospedale del cuore) che salvarono la vita al piccolo Giordano nelle prime 24 ore, insieme all’infermiera che lo accompagnò di notte in ambulanza (Katia Fracassi) arrivano sul palco per rivedere – per la prima volta in piedi – il piccolo Giordano e la sua famiglia. Abbracci senza ritegno in uno scambio di ammirazione, gratitudine ed orgoglio per l’esito della storia.

Altra sorpresa la maglietta fatta arrivare dalla dirigenza della Juventus e firmata appositamente dal suo attaccante VLAHOVIĆ, consegnata dal presidente del Juventus Club di S. Nicolò, Benito Trombetta

A seguire gli interventi istituzionali con la presidente AIDO, Petrin, la Senatrice Murelli ed il consigliere regionale Albasi che hanno ammesso tutti di aver messo da parte le parole che avevano preparato per

testimoniare la loro emozione nel vedere il racconto della storia di Giordano, sottolineando con diverse sfumature l’importanza del dono.

Ha chiuso la serie degli interventi il giornalista Alan Patarga che ha sottolineato l’importanza della comunicazione nella sensibilizzazione alla donazione ricordando quanto abbia inciso il caso del piccolo Nicholas Green vittima nel 1994 a sette anni di un assassinio sull’autostrada A3 Salerno- Reggio Calabria, i cui genitori decisero di donarne gli organi.

Chiusura col botto grazie all’esecuzione dal vivo del brano musicale finale del film con il Maestro Burzoni (che ha scritto la musica) al pianoforte, Giorgio Donelli alla viola, Roberto Barocelli (chitarra e voce) e Tania Capelli (voce) in una versione creata appositamente per l’anteprima.

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