“L’energia della rigenerazione. Gli edifici pubblici come motore di cambiamento”. E’ il titolo del convegno al quale questa mattina, 10 luglio, ha partecipato come relatrice l’assessora all’Urbanistica Adriana Fantini che ha portato a Milano l’esperienza del Comune di Piacenza nella prestigiosa cornice della Fondazione Riccardo Catella.
L’evento è stato organizzato in occasione della presentazione del secondo volume dei Quaderni di Milano Smart City Alliance e City Vision, “Edifici Pubblici e Riqualificazione Energetica”, e ha visto la partecipazione di numerosi esponenti di amministrazioni pubbliche, aziende, enti di ricerca e operatori del settore. Si è discusso di strategie per la riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico, modelli di partenariato, tecnologie innovative e strumenti per accompagnare la transizione ecologica nelle città.
«Il Comune di Piacenza – ha detto Fantini nel suo intervento – ha deciso di affrontare il tema della rigenerazione energetica del patrimonio pubblico con una visione di ampio respiro, superando la frammentazione che caratterizzava le singole tematiche e integrando competenze, investimenti e strumenti operativi sotto un’unica regia. Abbiamo lanciato una delle gare più importanti a livello nazionale per valore, complessità e visione: un project financing da 91,8 milioni di euro per affidare in concessione un servizio integrato di efficientamento energetico, gestione impianti, smart city e innovazione digitale urbana».
Il progetto prevede interventi su oltre 50 edifici comunali, la trasformazione in nZEB di 8 scuole, il relamping di 17.198 punti luce pubblici, l’installazione di impianti fotovoltaici e pompe di calore, la digitalizzazione della rete semaforica e la valorizzazione architettonica di 26 monumenti, oltre a servizi avanzati di smart mobility e videosorveglianza. Una visione sistemica e innovativa, che supera la frammentazione contrattuale per puntare su un modello unitario, integrato e sostenibile.
«Se vogliamo che la rigenerazione urbana sia davvero efficace, tempestiva e sostenibile – ha proseguito ancora l’assessora – non possiamo più affidarci a modelli gestionali del passato. Il patrimonio pubblico è vasto, complesso, e ha bisogno di investimenti importanti, continui, capaci di accompagnare l’innovazione tecnologica e la transizione ecologica».
Il Comune di Piacenza si conferma così tra le amministrazioni più attive nel proporre approcci avanzati alla gestione del patrimonio pubblico, puntando su partenariati pubblico-privati intelligenti, capaci di coniugare visione strategica, controllo pubblico e competenze tecniche di alto livello.
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