Nella seconda giornata del campionato di serie A di rugby il Piacenza va ad inaugurare la propria stagione al Beltrametti. In uno splendido pomeriggio di fine ottobre ci sono le condizioni ideali perché si possa disputare una partita di alto livello. Il terreno di gioco è perfetto e la cornice di pubblico numerosa e correttamente rumorosa. Dopo la prima partita che ha creato delle fortissime aspettative è il momento di confermare tutto quanto di buono messo in mostra domenica scorsa.
Dopo tanti anni ritorna a fare il suo esordio in maglia biancorossa Massimiliano Chiappini. Inutile dire quanti ci si aspetti da lui sul piano della consistenza e dell’esperienza. Alghero è un avversario di notevole spessore e di mai celate aspettative, sulla carta di ben altra consistenza rispetto alla neo promossa Aosta incontrata la scorsa settimana. Sembra che per questo Piacenza nulla possa sembrare un ostacolo. Da subito la squadra di casa mette in mostra una qualità e una velocità di gioco di altissimo livello che i sardi non riescono ad arginare.
Al 5’ Piacenza segna la prima meta con Dapaah che finalizza in modo spettacolare una splendida azione corale, con seguente trasformazione di Saunders. I biancorossi sono in pieno controllo della gara e mettono in mostra un livello di gioco raramente visto su questo terreno. Al 10’ è la volta di Lekic di depositare la palla oltre la linea di meta dopo un’azione di pura potenza conclusa in sfondamento trasformata da Saunders. Il gioco rimane velocissimo e di alta qualità nonostante Alghero cerchi in tutti i modi di sporcare le azioni per rallentarle. Diverse folate piacentine portano la palla in lungo e largo per il campo ad ogni minuto sempre più dominanti.
Al 21’ è la volta di capitan Cornelli a varcare la meta, ma per la prima volta Saunders fallisce la trasformazione. Purtroppo Biffi subisce un infortunio, speriamo non troppo grave e di velocemente recuperabile, a causa del quale deve lasciare il terreno di gioco, venendo sostituito da Cisint. La qualità del gioco piacentino e il dominio dimostrato, meriterebbero un altro tipo di tabellone. Il punteggio di 19-0 non esprime correttamente i valori che si vedono in campo.
Pochi istanti prima della conclusione del primo tempo Lekic prende un giallo davvero discutibile. Al rientro in campo per la seconda frazione di gioco, Bonatti prende il posto di Chiappini. Dopo 5’ dopo un’azione prolungata Alghero riesce a muovere il tabellone con una meta trasformata portando il punteggio sul 19-7. Lekic invece di rientrare in campo viene sostituito da Casali e al 13’ Codazzi per Dapaah.
La gara sembra sfuggire dal controllo dell’arbitro e alcune sue decisioni sono di difficilissima comprensione. La squadra ospite cerca in ogni modo di innervosire i padroni di casa che in alcune occasioni non riescono a mantenere la necessaria freddezza e lucidità, lasciandosi coinvolgere in “accese discussioni”. Al 17’ Cornelli segna la meta del bonus piacentino che Saunders trasforma portando il punteggio sul 26-7. Gli ospiti crescono d’intensità e si istallano nella metà campo piacentina riuscendo a coronare i loro sforzi con una meta al 27’ concessa da una disattenzione piacentina. Il punteggio si fissa sul 26-14.
Roda prende il posto di Melegari, Alberti quello di Lovotti e Ravilli quello di Botti. Purtroppo anche Casali al 30’ prende un giallo e lascia in 14 i suoi compagni di squadra a concludere la partita. La difesa biancorossa non riesce a difendere tutta la larghezza del campo, così in una veloce azione di Alghero marca gli ultimi punti della partita, con una meta alla bandierina, fissando il punteggio sul 26-19.
Ben vengano i 5 punti in classifica, ben venga la qualità di gioco espressa, ma è chiaro che ci sia ancora qualcosa da mettere in bolla. Le potenzialità della squadra sono altissime ed i margini di miglioramento molto importanti. D’altronde è solo la seconda giornata di campionato e non tutto può essere già parte di un perfetto meccanismo.
Piacenza gioca benissimo fino a quando riesce ad esprimere il suo gioco al massimo della velocità e dell’intensità, ma perde lucidità quando il suo ritmo cala e subisce l’avversario. Non si può non menzionare Cornelli, marcatore di due mete, capitano e man of match. Granitico in difesa e bull carrier eccezionale, instancabile nel portare sempre avanti il pallone gestendolo sempre nel migliore dei modi. Una vera fortuna per il Piacenza poter contare su un giocatore di questo spessore.
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