Safety day dell’Ausl: “Fondamentale la collaborazione tra personale sanitario e pazienti”. AUDIO

Coronavirus, scuole chiuse e manifestazioni annullate: “Provvedimento preventivo”. San Damiano scelta per la quarantena

L’Azienda Usl di Piacenza, come tutte le strutture pubbliche e private che erogano prestazioni sanitarie, è impegnata da anni a promuovere la sicurezza delle cure e a prevenire, evitare o mitigare i potenziali eventi indesiderati, che sono sempre possibili nei percorsi assistenziali.

Radio Sound

E’ il Dott. Giuseppe Arcari che dal 2015 sovrintende a tutti i percorsi di gestione del rischio clinico, operando in stretta collaborazione con la direzione sanitaria e assistenziale: “E’ una tensione che ci accompagna ogni volta che impostiamo i nostri percorsi assistenziali e una attività continua di formazione perché ogni persona che svolge la propria attività a contatto con i pazienti sia consapevole di rischi insiti per natura in ogni prestazione sanitaria

Per rendere più efficace la formazione del proprio personale, l’azienda Usl di Piacenza, unica in Emilia Romagna, ha attrezzato un’intera area di simulazione clinico organizzativa in cui ricreare in modo virtuale le condizioni nelle quali si trova ad operare quotidianamente un professionista.
“Si tratta di fatto, di una sala operatoria, nella quale il personale sanitario può simulare su manichini digitali ed altamente sofisticati le manovre sanitarie tipiche della sua specializzazione imparando ad eseguirle senza creare disagi o danni altrimenti irreparabili”

E’ il Direttore Sanitario Guido Pedrazzini a sottolineare i numeri di questa attività peculiare per Piacenza: “Nei due anni di attività dell’area di simulazione sono quasi 10.000 le ore a cui hanno avuto accesso oltre 500 professionisti grazie agli 80 docenti coinvolti”.

Altri momenti dell’attività quotidiana che si svolge nei reparti sono costantemente monitorati; questo vale per esempio in sala operatoria per i quasi 17.000 interventi chirurgici eseguiti ogni anno negli ospedali della provincia.

Ma la sicurezza delle cure non dipende solo dalla preparazione e attenzione dei professionisti o dalla cura con cui vengono preparati i percorsi assistenziali
“E’ fondamentale la collaborazione dei pazienti – continua il dott. Arcari”. Aiutare il medico a identificarci sempre in modo certo, comunicare sempre i nostri passati problemi sanitari magari facendoci aiutare dal Fascicolo Sanitario Elettronico, sono piccole azioni in grado di favorire la miglior cura possibile in assenza di rischi inutili

E per questo che lunedì prossimo, 17 settembre negli ospedali della provincia si svolgerà il primo “Safety Day”, la giornata dedicata al contatto diretto con cittadini sul tema della sicurezza delle cure che la Regione Emilia Romagna ha fortemente voluto per comunicare ai propri assistiti che la sicurezza in sanità è anche collaborazione tra strutture sanitarie e utenti del servizio”.

I cittadini troveranno personale che ricorderà loro con videoproiezioni e brochure quelle azioni che unite alla competenza dei medici concorrono a ridurre il rischio clinico.