Sanita piacentina senza fondi, dalla fine di dicembre sono senza contratto oltre cento operatori sanitari anche liberi professionisti che erano in attività presso l’Ausl di Piacenza. Si tratta logopedisti, educatori e psicologi che avevano in cura soprattutto bambini, adulti, persone con malattie importanti che devono essere seguite e carcerati
Matteo Rancan, capogruppo in consiglio regionale in quota Lega e Valentina Stragliati consigliere regionale della Lega, qualche mese fa avevano anche fatto un’interrogazione a cui ad oggi non è stata data dalla Regione alcuna risposta. Nessuna risposta alla successiva richiesta di “accesso agli atti” per conoscere il numero preciso di persone che sono attualmente rimaste senza contratto.
Matteo Rancan:” A livello politico, quello si intuisce, è un grande imbarazzo, probabilmente il problema è più grande di quanto si possa immaginare”.
Il rischio ha spiegato ancora Matteo Rancan che trattandosi di liberi professionisti che non percepiscono uno stipendio da dicembre scorso, possano accettare di ricoprire ruoli professionali altrove e questo rappresenterebbe un ulteriore problema nel reperimento delle professionalità necessarie.
Matteo Rancan ai microfoni di Radio Sound “Sicuramente quello che mi preoccupa è che abbiamo verificato che nella sanità della Regione c’è un buco di 800 mila euro”.
“L’invito è quello di non spendere e spandere denaro per cose meno importanti, attivare una politica concreta che si prenda cura della nostra gente, i nostri bambini, i malati di Piacenza perché abbiano assistenza. Se invece l’intento da parte della Regione è quello di continuare a tagliare invece di garantire un servizio di sanità territoriale e di continuità assistenziale, trovera nella Lega una ferma opposizione. Si tratta della prima volta che la Ausl di Piacenza non rinnova i contratti a dicembre“
Matteo Rancan ”Lo scorso anno il bilancio è stato approvato, quest’anno invece si è palesato il buco. I soldi mancano, debbono arrivare? Qual’è il reale motivo di questa situazione? – continua Rancan- qualcuno vuole lasciare Piacenza senza questi professionisti? Che lo dica, ma questo rappresenta un buco di servizi inaccettabile”.
Prima il deponziamento dei presidi territoriali, le liste d’attesa infinite ed ora, dalla fine dello scorso dicembre, è senza contratto una buona parte del personale in servizio all’Ausl piacentina. “Una situazione che rischia di esplodere nella rivolta di pazienti ed operatori Ausl”
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